SARONNO – E’ stato l’incontro di Attac dedicato alle aree dismesse il teatro della prima uscita ufficiale della proprietà dell’ex Isotta Fraschini. Questa sera in Sala Nevera a dar voce alla “Saronno città dei beni comuni” la società che ha acquisito l’area, 120 mila metri quadrati tra via Milano e via Varese Angelo Proserpio, in veste professionale, di portavoce.

“La proprietà ha voluto mettere in sicurezza l’ex Isotta Fraschini nel senso che non la prendessero dei speculatori. Ha voluto sottrarla dalla logica “del prezzo da pagare”. I contatti con esperti sono in corso da maggio per incominciare a capire come far nascere qualcosa di utile alla società. Abbiamo creato un’srl perchè serviva muoversi velocemente ma, come dice il nome, si vuole che sia un bene comune”.

Non ci sono certezze sulla destinazione d’uso “anche perchè non c’è ancora il titolo formale della proprietà” ma si sa cosa non ci sarà: “Non ci sarà un supermercato, un centro commerciale o condomini di lusso. Ma neanche 120 mila metri quadrati di parco perchè questa sorta di Central Park non avrebbe altra ricaduta che far crescere il valore degli immobili cittadini. Si deve cogliere l’occasione per risaldare una zona della città vittima di una cesura. Ci dovrà essere un grande lavoro urbanistico”.

“E’, sia per le dimensioni sia per la posizione, un’esperienza unica in Italia – rimarca Proserpio – perché si parte dal privato che fa un investimento a fondo perduto, una volta si diceva una donazione alla città. Un privato che non intende ricavare nemmeno un euro di vantaggio da questo investimento”.

Ed ancora: “L’idea è che sia un bene comune e non un bene pubblico. La strada da seguire è ancora da definire ma questo è il progetto”.

Qui l’intero incontro

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