SARONNO / LAZZATE – “Il Pd lombardo, infantile e irresponsabile come sempre, oggi scende in piazza per raccogliere le firme sui medici di famiglia. Ma il problema è nazionale, lo dicono i numeri e pure quelli del PD in Emilia Romagna”. Così sul suo sito ilmonti.com il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti, ed assessore comunale a Lazzate.

Che spiega: “Nelle ultime due settimane la Lega ha riempito le piazze con centinaia di gazebo per la petizione al ministro Speranza affinché intervenga sulla carenza dei medici di famiglia che sta creando disagi e problemi a migliaia di lombardi. Ora il Pd ci copia, organizzando a sua volta una raccolta firme, però contro Regione Lombardia. Dimenticando che negli ultimi anni sono stati i Governi di Sinistra, da Mario Monti a Gentiloni, passando per Renzi, che hanno tagliato la sanità, per ben trentasei miliardi!”

“In  Italia, nel periodo 2022-2028, sono previsti 27.301 medici di base in uscita, che verranno sostituiti solo da 8.631 giovani medici in entrata, pari al 32%. Questo si traduce in una riduzione di medici pari a 18.670 unità. Il problema dunque è nazionale, riguarda tutta Italia e non può essere imputato alla sola Regione Lombardia”.

Monti analizza il dato lombardo: “Ci saranno 3.925 medici di base che usciranno dal sistema e verranno sostituti solo da 2.924, pari al 26%. E’ il dato peggiore tra le regioni? No. Il Lazio prevede un ricambio che si ferma al 25%, la Sicilia il 23%, l’Abruzzo il 21% e via fino al dato più basso della Sardegna, con il 10%. Ma tutte le altre regioni più importanti patiscono previsioni drammatiche: il Veneto avrà un ricambio pari solo al 32%, la Campania al 28% e la mitologica Emilia Romagna si ferma al 36%. Tutte le Regioni patiranno un saldo gravemente negativo, persino quella regione sempre additata dal Partito Democratico come il meglio del meglio nella gestione sanitaria: l’Emilia Romagna di Bonaccini”.

Contro questo sfascio nazionale “Regione Lombardia ha approvato le linee di sviluppo del corso di formazione in medicina generale, prevedendo l’attuazione del tirocinio professionalizzante ed  ha fissato a 1.000 il numero massimo di assistiti per i medici in formazione, per permettere agli iscritti al terzo anno del corso di studiare e lavorare contemporaneamente”.

“Intuisco – conclude il consigliere regionale leghista – il disagio e il nervosismo degli esponenti del Partito Democratico, impegnati a coprire le malefatte e la cattiva programmazione dei loro governi, ma non è scaricando le colpe sull’avversario politico che si risolve il problema per i cittadini. Sarebbe più corretto, più saggio e più intelligente unirsi a Regione Lombardia per chiedere con forza un cambio di rotta al ministro Speranza. Da parte nostra, continueremo a lavorare per i lombardi”.

30032022

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome