CERRO MAGGIORE – Per il cadavere semi carbonizzato ritrovato alle porte del Saronnese, e poi identificato nel pensionato Carmine D’Errico di Cusano Milanino, è stato arrestato per omicidio il figlio Lorenzo. Il provvedimento di fermo, per omicidio e soppressione di cadavere, eseguito dai carabinieri, è stato convalidato dal giudice. A finire in manette è stato dunque il 35enne, accusato di avere ucciso il papà, di 69 anni, durante una lite avvenuta nell’abitazione domestica, una villetta.

Secondo l’esame del medico legale, Carmine è stato uccico con una quarantina di colpi alla testa, forse con una mazza o un martello: commesso il delitto il figlio ha caricato il corpo su di una automobile che aveva in uso e l’ha portato in un’area dismessa lontano da Cusano, ovvero nell’ex stabilimento situato nell’ex Brenta di via Benedetto Croce a Cerro Maggiore e da tempo abbandonato, e per fare sparire le tracce gli aveva anche dato fuoco. Il corpo era stato trovato casualmente il 21 gennaio scorso da tre ragazzi entrati per girare un videoclip musicale. D’Errico era sparito da alcuni giorni e lo stavano cercando anche a “Chi l’ha visto”, il popolare programma tv della Rai.

Ad inchiodare Lorenzo D’Errico, alcune contraddizioni nel rendere testimonianze ed anche le tracce di sangue trovare dai carabinieri del Ris nell’alloggio che condivideva con il padre.

10022022

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