VARESE – “Il diritto al referendum è garantito dalla Costituzione, quello che ha fatto la destra in Consiglio regionale è molto grave! La motivazione è una sola, la paura. Hanno paura di permettere ai cittadini di esprimersi sull’organizzazione della sanità lombarda, quella che obbliga i lombardi a pagarsi visite ed esami perché ottenerli in tempi ragionevoli con il servizio sanitario regionale è diventato impossibile. Ma la paura spinge a compiere errori, e impedire addirittura di raccogliere le firme, con motivazioni risibili, espone questa decisione a facili ricorsi. Noi, comunque, continueremo a lavorare per difendere il diritto alla salute di ogni persona, diritto che a causa delle attese interminabili oggi in Lombardia è messo fortemente in discussione”. Lo dichiara Samuele Astuti (foto), consigliere regionale del Pd, dopo che ieri mattina l’assemblea, a maggioranza di centrodestra, ha votato un proprio ordine del giorno che dichiara l’inammissibilità dei tre quesiti referendari depositati a fine luglio da associazioni, sindacati e cittadini che miravano ad abrogare quelle parti della legge regionale sulla sanità che statuiscono la “equivalenza” e la “parità” tra la sanità privata e quella pubblica in Lombardia.

Per protesta contro la decisione e, ancora prima, contro il metodo adottato dalla maggioranza di centrodestra, in particolare per non aver concesso al comitato referendario di controdedurre e per non avere ammesso nemmeno la richiesta della minoranza di sospendere la procedura e di aprire il dialogo con lo stesso comitato, Pd, Movimento 5 stelle, Patto Civico e Alleanza Verdi sinistra non hanno partecipato alla votazione, sollevando in aula cartelli con scritto “la destra toglie la parola ai lombardi”, “Sulla tua salute decidono loro”, “la destra ha paura della voce dei lombardi”.

13092023

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome