MILANO – Nel piano sociosanitario presentato la settimana scorsa, la Giunta ha ribadito l’importanza delle Rsa e del settore sociosanitario. Ma dopo quattro giorni, lo stesso assessore alla sanità ha dichiarato che le Rsa chiuderanno. “È semplicemente impensabile, perché si tratta di presidi fondamentali a livello sociale e territoriale – dichiara il consigliere regionale Samuele Astuti – dal momento che abbiamo in Regione più di 600.000 persone con limitata autosufficienza e un indice di vecchiaia nel 2022 che è pari a 177 (ossia “177 over 65 ogni 100 under 15″)”.

“Certo che bisogna ritardare il più possibile l’ingresso degli anziani in Rsa attraverso la domiciliarità – prosegue Astuti – e l’auspicio è che si possano rafforzare queste misure coi fondi del Pnrr, ma l’utenza attuale delle Rsa presenta un quadro sanitario sempre più grave e compromesso al momento dell’arrivo, e le famiglie non possono farsi carico di persone non autosufficienti e con gravi demenze”.

Astuti sollecita la Giunta regionale a investire a favore delle Rsa e delle famiglie le annunciate risorse aggiuntive previste per il prossimo anno. “Capite bene- conclude Astuti- che la famosa piramide rovesciata di un invecchiamento sempre più continuo, necessiterà di maggiore cura e di maggiore assistenza, quindi anziché parlare di chiusura delle Rsa dovremmo occuparci di come sostenere le famiglie che oggi si fanno carico di rette alte e di sostenere le Rsa nello svolgimento del loro lavoro quotidiano”.

25112023

L’articolo Regione Lombardia, Astuti (Pd): “Impensabile chiusura delle Rsa: presidi fondamentali” proviene da Il Saronno.

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