MILANO – “In relazione alla possibile gestione di rifugiati dall’Ucraina, in attesa di indicazioni dalla Protezione civile regionale e nazionale, fermo restando che gli interventi sono a carico del Servizio Sanitario Regionale, si chiede di verificare e attivare i seguenti percorsi”. È quanto ha scritto oggi la direzione generale Welfare della Regione Lombardia in una lettera inviata alle Ats, alle Asst, agli Irccs e ad Areu.

Le Ats devono:

– preparare/attivare raccordi organizzativi con Asst/Irccs per l’erogazione di vaccinazioni Covid; vaccinazioni morbillo/parotite/rosolia; vaccinazioni anti-difterite/tetano/pertosse.

– verificare con gli operatori la presenza di scorte per test di diagnosi della tubercolosi e di relative convenzioni attive per l’acquisto degli stessi.

– preparare/attivare raccordi organizzativi con Asst/Irccs per l’eventuale invio di pazienti meritevoli di approfondimenti diagnostici e

– prevedere una mappatura delle risorse locali e verifica di personale a disposizione per il supporto sanitario necessario.

Alle Asst, invece, è chiesto di verificare le scorte di questi vaccini e della capacità di erogazione e di relative convenzioni attive per l’acquisto (ad eccezione del vaccino covid per cui la gestione è regionale); la preparazione/attivazione di raccordi organizzativi con Ats per l’eventuale invio di pazienti meritevoli di approfondimenti diagnostici. Areu rimane il riferimento per le situazioni di emergenza/urgenza.

28022022

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