SARONNO – Oggi, dopo una lunga attesa, Salvini è arrivato a Villa Gianetti, dove, ad aspettarlo c’era una grande folla di saronnesi e al gotha della Lega varesina e lombarda.

Il numero uno della Lega non ha lesinato stoccate e colpi di scena nel suo comizio, tra il calore e gli applausi dei suoi elettori. Ma non sono mancate anche le proteste: dagli anarchici bloccati davanti alla stazione e dietro la cancellata di Villa Gianetti anche fischi.

Il suo intervento si è aperto con il plauso all’amministrazione che ha governato la città nei cinque anni passati: “Vorrei ringraziare il sindaco di Saronno che ha lavorato per riportare la sicurezza in città. A Saronno, squadra che vince non si cambia”.
Ma non sono mancate anche le stoccate ad un altro politico saronnese, Librandi: “A Saronno non vi fate mancare nulla: qui ci sono gli esponenti politici più lucidi del panorama politico italiano, più luminosi. E uso non a caso questo termine. Fa quasi simpatia: uno che difende la legge Fornero, uno che difende tutte le cause perse in partenza, pur di dar contro alla Lega e al buon senso, è simpatico. Almeno questo, fa almeno simpatia. Quando ero giovane io c’era il drive-in con Beruschi, adesso c’è Librandi”.

Non sono mancati i riferimenti alla questione “immigrazione”, cara al leader politico: “Lo dico sottovoce, dato che siamo in democrazia: se qualcuno qui a Saronno vuole immigrati a go-go e porti aperti, quando si allontana lasci il suo numero di corrente e li manteniate voi. Di solito quelli che vogliono l’immigrazione clandestina hanno la bandiera rossa e lasciano gli altri in rosso.”
“Pare – continua Matteo Salvini – che al ministero dell’interno, in queste ore, dato che solo nell’ultimo week-end sono sbarcati più di 1500 clandestini, stiano preparando un’indicazione: il ventidue settembre dovete spargere i migranti che sono sbarcati quest’anno comune per comune in tutta Italia. Io voglio un Sindaco a Saronno che, quando arriva la chiamata da Roma, dica “No, grazie, per clandestini, a Saronno, spazio non ce n’è.””

Non sono mancati elogi alla sanità lombarda e agli interventi di Attilio Fontana durante la pandemia; il governatore della Lombardia, lì presente, viene acclamato dalla folla.
Alcun riservo neanche per il governo nazionale: attacchi a Renzi e agli esponenti del Partito Democratico; in particolare ai Ministeri dell’Università e della Famiglia che definisce “spariti”.
“Ad oggi non si è deciso neanche chi misurerà la febbre nelle scuole, trovino i soldi per i termoscanner.”

Non sono mancati i fischi e le contestazioni pacifiche per le strade di Saronno: gli anarchici hanno percorso le strade del quartiere della stazione, prima di essere bloccati dalla polizia e dai carabinieri davanti alla stazione. Il gruppo “Saronno non si Lega” si è organizzato in un flash mob in piazza AVIS.
Neanche le bandiere rosse fuori dalla cancellata sono sfuggite alle stoccate di Matteo Salvini: “Prima di andare faccio qualche selfie, anche con quelli con la bandiera rossa, che mi fanno tenerezza.”

(in foto: Matteo Salvini al comizio odierno)

31082020

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