SARONNO – CARONNO PERTUSELLA – UBOLDO Settimana intensa sul fronte del contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Proseguono con sempre maggiore intensità i controlli finalizzati ad arginare il fenomeno con particolare riguardo alle aree boschive individuate anche grazie alle segnalazioni da parte dei cittadini che si sono imbattuti in soggetti dall’atteggiamento inequivocabilmente dedito allo spaccio.

Per estirpare l’annoso problema dello spaccio di sostanze stupefacenti che ha raggiunto livelli preoccupanti sono state avviate da tempo anche alcune attività d’indagine condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile. Le indagini, orientate sui gruppi più attivi nell’attività di spaccio, hanno consentito nella notte tra mercoledì e giovedì scorso di arrestare, un 31enne, un 33enne ed un 38enne, tutti di origine marocchina che svolgevano la propria attività illecita nei boschi del comune di Caronno Pertusella.

Dopo diverse settimane d’indagine, durante le quali sono stati documentati collegamenti e plurimi episodi di spaccio a carico dei tre che gestivano una fiorente attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish, nella tarda serata di mercoledì scorso sono stati arrestati a Uboldo in un’abitazione che utilizzavano pur non essendo proprietari. Proprio mentre rientravano, come di consueto, da una giornata “di lavoro”, i carabinieri li hanno attesi nascosti all’interno del cortile per bloccarli una volta parcheggiata la macchina. I tre, nel tentativo di guadagnarsi la fuga hanno immediatamente opposto resistenza aggredendo i militari, ma, prevedendo tale reazione e grazie all’imponente servizio predisposto, che non ha lasciato la benché minima possibilità di sottrarsi al provvedimento, i tre sono stati ammanettati e dopo gli accertamenti e gli atti di rito, tradotti al carcere di Busto Arsizio. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati circa 4000 euro di denaro contante trovati occultati in vari luoghi dell’abitazione, ritenuti provento dell’attività illecita anche in considerazione del fatto che i tre non svolgevano alcuna attività lavorativa, modiche quantità di sostanza stupefacente e due autovetture nella loro disponibilità che alternavano nell’utilizzo per rendere più difficoltoso il tracciamento dei loro spostamenti. Ormai quasi con costanza quotidiana invece vengono sanzionati e segnalati all’autorità soggetti assuntori provenienti anche da altre province e regioni limitrofe per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti.

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