ARESE – L’esasperazione degli studenti del liceo artistico Russel-Fontana di Arese/Garbagnate si è tradotta in un lungo sit-in di protesta davanti alle porte dell’istituto questa mattina venerdì 16 settembre.

Le cause della proteste sono note e, come spiegano i ragazzi, il focus sono proprio i problemi di pianificazione che si sono acuiti dopo il referendum indetto fra studenti, genitori e professori per l’abolizione del sabato di studio. Proprio il referendum che ha causato una confusionaria redistribuzione del monte ore settimanale (35 ore) in un giorno da 6 ore, tre giorni da 7 e uno addirittura da 8 ore. Nell’avviso scolastico che annuncia questi cambiamenti, per di più, non viene fatto riferimento alla pausa pranzo, obbligatoria qualora si superino le 6 ore di studio o lavoro, come previsto dall’articolo 51/2007 ccnl.

Come se ciò non bastasse, gli orari non riguardano sempre gli stessi giorni della settimana, e le continue variazioni vengono comunicate solitamente il pomeriggio (o anche la sera) prima a studenti e genitori, ledendo costantemente all’organizzazione delle famiglie.

“Oltre a questi problemi gestionali – raccontano gli studenti – si aggiunge l’ormai continua assenza di professori di materie d’indirizzo e una riduzione delle aule disponibili a causa di alcuni lavori di ristrutturazione che continueranno per almeno tutto l’anno” (secondo quanto affermato da una comunicazione della dirigente scolastica. Tali lavori non fanno che peggiorare ancora di più la cronica mancanza di spazio del liceo Russel-Fontana, dovuta anche all’assenza di una palestra che obbliga gli studenti a spostarsi a piedi in un tendone condiviso con altre scuole”


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