SARONNO – CARONNO PERTUSELLA – GARBAGNATE – CESATE – Il sindaco di Saronno Augusto Airoldi e i colleghi di Caronno Pertusella Marco Giudici, di Cesate Roberto Vumbaca e di Garbagnate Daniele Barletta con i carabinieri e la polizia locale di Saronno sono i destinatari della lettera aperta scritta da due genitori per denunciare le minacce e le aggressioni subite dai ragazzi in stazione a Saronno.

Una missiva che si aggiunge all’esposto presentato da un papà sabato in polizia locale e al commento condiviso da un insegnante (anche genitori di un un ragazzo su ilSaronno.

I genitori spiegano l’accaduto ai propri figli “tra i 15 e i 17 anni che, come tanti coetanei, prendono il treno per recarsi a scuola a Saronno e per tornare a casa”.

“Da una decina di giorni accadono fatti incresciosi e molto preoccupanti che vogliamo portare all’attenzione della comunità del nostro territorio.
Un gruppo corposo di giovani, anch’essi più o meno adolescenti, di origine nord-africana, “minacciano” ogni giorno i ragazzi che sono in procinto di raggiungere il tronco su cui sosta il treno per Milano, per rientrare a Caronno Pertusella, Cesate e comuni limitrofi.
Usiamo il termine “minacciano” perché il comportamento di questi “delinquenti” ha proprio l’obiettivo di intimorire i nostri ragazzi. Si avvicinano a loro e li accerchiano, fanno finta di essere amichevoli ma gli chiedono (si fa per dire) soldi, sigarette e purtroppo è successo anche che hanno costretto qualcuno a consegnare gioielli e cellulari”.

Non solo minacce una anche aggressioni “hanno aggredito un ragazzo spingendolo fino a farlo cadere a terra e lanciando un avvertimento:“Quando ti chiamiamo, devi girarti!”
Sono state fatte delle denunce e si spera anche che attraverso le telecamere della stazione si possa identificare il gruppo, altrimenti non se ne comprende la presenza”.

I genitori spiegano anche la scelta di lanciare un appello con una lettera aperta: “Crediamo che le comunità di Saronno, Caronno Pertusella, Cesate, Garbagnate Milanese e comuni limitrofi debbano essere allertate. Che le amministrazioni comunali debbano farsi carico del problema perché è incomprensibile la totale assenza di vigilanza, pur conoscendo il tessuto sociale e la situazione in cui versa la stazione ferroviaria di Saronno, importante snodo frequentato da centinaia di giovani studenti pendolari. La fine dell’anno scolastico ormai imminente potrebbe darci sollievo ma non è così, perché i ragazzi, dopo un’estenuante attesa di “libertà” per via della pandemia, hanno il diritto di uscire e incontrare i loro amici e riteniamo inaudito che un genitore debba stare in apprensione fino a quando i figli non rientrano a casa. E se questi delinquenti, assolutamente indisturbati, non si fanno alcuno scrupolo nell’aggredire i ragazzi, non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere alle ragazze. Se qualcuno pensa che stiamo esagerando e crede che ai propri figli non succederà nulla alzi la mano.

L’appello è rivolto alle forze dell’ordine ma anche ai comuni: “Noi non abbiamo alcuna intenzione di sottovalutare questa situazione. Lo dobbiamo non soltanto ai nostri figli ma a tutti i ragazzi, perché sono figli di tutti e la società ha il dovere di proteggerli.
Chiediamo a tutte le autorità di intervenire con tutti i mezzi a disposizione e in tutte le sedi opportune per impedire che la situazione degeneri e di ritrovarci a parlare di episodi ben più gravi”.

31052021

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