SARONNO – Niente da fare per Laura Taroni: la Cassazione ha rigettato il suo ricorso. Sperava in una revisione del processo dopo che è stata condannata a 30 anni di reclusione per la morte del marito Massimo Guerra e della mamma, Maria Rita Clerici. Episodi emersi nel corso delle indagini su medico veterano del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, Leonardo Cazzaniga, che era suo amante, e poi a sua volta condannato per una serie di morti in corsia.

Per quanto riguarda Taroni, si era dunque appellata alla Cassazione, che non può entrare nel merito delle vicende giudiziarie contestate ma interviene a fronte di “vizi di forma”. A luglio la Cassazione aveva giudicato infondato il ricorso della Taroni e l’ultimo atto è giunto nei giorni scorsi quando sono state depositate le motivazioni di tale decisione. Taroni, infermiera di Lomazzo anche lei in forza all’ospedale di Saronno, era accusata di avere “avvelenato” nel 2013 il marito e nel 2014 la madre, somministrando loro dei farmaci, con la complicità di Cazzaniga.

21022023

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome