SARONNO – Si va verso la richiesta di rinvio a giudizio per Lara Comi, saronnese ex eurodeputata di Forza Italia, e altre cinque persone indagate nel filone dell’inchiesta Mensa dei Poveri con al centro nuove ipotesi di truffa ai danni dell’Unione europea.

A dare la notizia il quotidiano online “Affari Italiani” che riporta le parole dell’avvocato Gian Piero Biancolella difensore di Lara Comi (anche per le vicende del filone principale di Mensa dei poveri per il quale la saronnese era stata arrestata nel 2019)  “E’ inutile impugnare in sede di misura cautelare il provvedimento di sequestro – ha spiegato l’avvocato alla stampa – quando a breve la stessa misura e i capi di incolpazione contestati saranno oggetto di una valutazione da parte del giudice dell’udienza preliminare”. Biancolella ha annunciato che la sua assistita ha intenzione di rendere interrogatorio per dimostrare l’”insussistenza” delle nuove accuse.

La vicenda è quella che ha visto lo scorso 17 dicembre la Guardia di Finanza sequestrare beni per un importo di circa 500 mila euro e contestualmente notificare “l’avviso di chiusura di questa tranche dell’indagine coordinata dai pm di Milano Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri nella quale si ipotizza contratti con persone nominate «assistenti» da Lara Comi, stipulati per incassare pagamenti dal Parlamento europeo per prestazioni rimaste solo sulla carta, perché non sarebbe stata svolta «alcuna attività”.

(foto archivio)

05012020

 

 

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