SARONNO – Sicurezza a Saronno e nel Saronnese, tavola rotonda “Il confronto, visione di città futura” l’altra sera a Radiorizzonti di piazza Libertà, con i rappresentanti locali delle forze dell’ordine. I fronti caldi? Da quanto emerso, sicuramente l’area della stazione ferroviaria di “Saronno centro” in piazza Cadorna, dove si concentrano la maggior parte dei reati di microcriminalità, e poi la piaga delle truffe agli anziani. Si è parlato anche di “criminalità economica” con il capitano Gaia Sorge, comandante della Compagnia saronnese della Guardia di finanza, che ha ricordato come la posizione “strategica” di Saronno, al centro fra più province, vicina a Milano ed all’aeroporto di Malpensa, determina una “centralità” per via dei flussi di persone che si registrano in questa zona, ed anche per molte attività economiche e finanziarie.

Nicola Gilardoni, uno dei conduttori con Agostino Masini e Gianni Branca (l’introduzione è stata di Massimo Tallarini), ha ricordato gli episodi di un passato anche recente in città, “spaccate, microcrominalità e furti nelle case e sedi di associazioni cittadine, di auto e di bici, che creano apprensione e seminano un senso si paura, creando una richiesta di protezione indirizzata a Comune ed istituzioni”. A fare il punto della situazione è stato il tenente Francesco Medda della Compagnia saronnese dei carabinieri, “Saronno è il comune più densamente popolato della provincia di Varese e c’è una stazione ferroviaria imnportante. I problemi sono legati soprattutto a scippi, borseggi, piccoli furti, e vandalismo, che costituiscono i reati più comuni che ci troviamo ad affrontare e che avvengono soprattutto nell’area della stazione”. Situazioni per affrontare le quali sono stati incrementati i controlli e, da parte dei carabinieri, sono state istituite anche ronde pedonali nel centro cittadino. Mentre Stefano Di Maria della polizia locale ha ricordato anche i servizi svolti con l’ausilio dell’unità cinofila anti-droga.

Infine, la questione delle truffe agli anziani, “crimine odioso – ha rimarcato Medda – le più comuni in questo periodo sono quelle del finto tecnico della rete idrica che parla di una contaminazione dell’acqua con rischio di esplosione delle tubature convincendo il malcapitato di turno a mettere soldi o gioielli nel frigorifero per poi rubarli, e che in certi casi utilizza anche lo spray peperoncino. C’è inoltre la truffa del sedicente avvocato, che parla dell’arresto di congiunto della vittima e prospetta una pronta soluzuione nel caso venga versata subito una cauzione. Frequente anche la truffa del finto nipote, o di chi parla di un parente gravemente malato e chiede soldi perchè sia curato. L’invito è sempre lo stesso, diffidare degli sconosciuti, non fare entrare in casa nessuno, nel dubbio chiamare le forze dell’ordine, e non dire mai di avere soldi o preziosi in casa”.


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22032023

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