LAINATE – MONZA – MILANO – COMO – VARESE I carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza e di Milano, supportati da quelli dei comandi territorialmente competenti, alle prime luci dell’alba, nelle province di Milano, Pavia, Varese, Como, Cremona, Parma, Verbania e Novara, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano nei confronti di 32 pregiudicati (22 di origine marocchina, 2 tunisina e 6 italiani) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, nonché resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione di auto ed armi ed evasione.

L’indagine, avviata dalla Stazione Carabinieri di Lainate nell’ottobre 2016 con il supporto di attività tecniche ha consentito di documentare una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti in tre aree boschive, ubicate nel comune di Lainate e presidiate da tre differenti gruppi di pusher di etnia maghrebina.

Tutti gli indagati (60 complessivamente di cui uno minorenne) fossero stabilmente dediti al reperimento, all’intermediazione e alla consegna/cessione dello stupefacente. I arabinieri hanno trovato riscontri della pericolosità dei 3 sodalizi ed il loro penetrante controllo del territorio, determinato anche da scontri armati, al fine di assicurarsi il controllo delle piazze di spaccio.

Colpisce anche l’abilità degli indagati nel reperire illegalmente telefoni cellulari e schede telefoniche con intestatari fittizi.

Nel corso dell’attività sono stati tratti in arresto 25 soggetti in flagranza di spaccio di stupefacenti con relativo sequestro di oltre 20 kg. complessivi di sostanze stupefacenti di varia tipologia (cocaina, eroina), la somma contante di 215mila euro, una pistola con silenziatore e un fucile con matricola abrasa e vario munizionamento.

La misura nei confronti di 32 persone (26 in carcere e 6 ai domiciliari) saranno eseguite nei confronti di altrettanti soggetti di cui 8 già ristretti, per altra causa, alle case circondariali di Milano (Opera e Bollate), Pavia, Como, Cremona e Busto Arsizio (VA).
Espletate le formalità di rito, gli indagati sono stati accompagnati presso agli istituti penitenziari più vicini.

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