CARONNO PERTUSELLA – RHO -LAINATE Concorso aggravata, ricettazione, detenzione illegale di arma e lesioni personali sono le accuse di cui dovranno rispondere un 35enne, 28enne e 25enne ritenuti responsabili di sei rapine ai danni di sale slot, centri scommesse e gioiellerie nei territori di Rho, Lainate e Caronno Pertusella. E’ di 353 mila euro il valore complessivo della refurtiva.

Le indagini condotte dalla sezione operativa della compagnia carabinieri di Rho, coordinate dalla procura, sono partite dalla rapina dello scorso 17 novembre commessa ai danni di un centro scommesse di Lainate. L’analisi dei filmati dei giorni precedenti ha portato i carabinieri sulle tracce di due soggetti pregiudicati con fisionomia simile a quelle dei due rapinatori.

La conferma della loro identità e della loro complicità emergeva chiaramente nella rapina commessa lo scorso 15 gennaio ai danni della gioielleria sita all’interno del Rho-Center dove, attraverso l’estrapolazione dei filmati delle telecamere interne ed esterne, gli investigatori sono risaliti ad una macchina “pulita” normalmente in uso ai due rapinatori. E’ stata un’attività tecnica di intercettazioni che ha permesso di risalire ad un terzo complice di 28 anni, incensurato, presente in tutte le rapine. In quella circostanza i tre, dopo aver commesso la rapina, davano fuoco a due ciclomotori proventi di furto con i quali era stata commessa l’azione delittuosa. Questo particolare è stato immortalato dalla telecamera di videosorveglianza posta nel parco comunale “Luigi Pirandello” di Rho.

Particolarmente cruento il modus operandi dei tre soggetti: questi, infatti, commettevano rapine con volto spesso travisato da maschere in lattice, armati di un fucile ed una pistola che spesso puntavano al volto dei dipendenti in cambio del denaro; azioni repentine di massimo due minuti, in luoghi da loro conosciuti oppure oggetto di sopralluogo nei giorni precedenti.

Inoltre, nelle rapine commesse l’8 e il 12 febbraio ai danni di due sale slot rispettivamente presenti nei comuni di Caronno Pertusella e Lainate, i soggetti avevano utilizzato un’autovettura con targa francese, provento di furto, che è stata rinvenuta dai militari il 16 febbraio nei pressi dell’abitazione di uno dei soggetti. All’interno c’erano due maschere in lattice ed un fucile a canne mozze, anch’esso provento in furto, con due colpi in canna.

Il giorno prima del ritrovamento dell’auto era stata un’ulteriore rapina da due soggetti, il 35enne e il 28enne, nei confronti dello stesso centro scommesse di Lainate da cui aveva tratto origine l’attività di indagine; questa volta senza l’utilizzo dell’auto francese.

Gli stessi due soggetti il 22 febbraio hanno commesso infine un’ultima rapina ai danni di una gioielleria di Rho dove, a volto scoperto, sottraevano gioielli per un valore complessivo di 260 mila euro. In questa rapina, anch’essa particolarmente cruenta, i due soggetti apponevano delle fascette da elettricista ai polsi del dipendente procurandogli delle lesioni. Dopo l’azione delittuosa, i due, consci che le forze dell’ordine fossero sulle loro tracce, davano inizio ad una breve “latitanza”, occupando un appartamento nel comune di Rozzano.

Il loro “soggiorno” è stato interrotto nella mattinata del 1 marzo quando i due soggetti, al termine di accurate indagini volte alla loro ricerca, sono stati catturati unitamente al terzo complice e condotti al carcere di San Vittore.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti tre proiettili 7,65 calibro ed indumenti compatibili con le rapine commesse.


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