SARONNO – Ha suscitato un grande clamore con un tam tam sui social network e whatsapp di migliaia di saronnesi l’inchiesta di Federico Berni del Corriere della Sera che ha sveglato l’identità della 36enne saronnese coinvolta nell’operazione dei carabinieri di Desio che ha portato al sequestro di 4 quintali di sostanza stupefacente.

La vicenda è partita nell’aprile scorso quando a Cesano Maderno il portiere di un palazzo, notando la porta di un garage divelta, ha chiamato i carabinieri che hanno fatto un sopralluogo. I carabinieri avvertendo odore di hashish hanno effettuato un controllo e perquisendo casa del proprietario un 45enne hanno trovato 80 chilogrammi di droga. Da qui sono partite le indagini che hanno portato a scoprire che il furto era stato simulato. Il 45enne con altre tre complici di Senago, Limbiate e Cesate avrebbe simulato il furto per impossessarsi a spese della banda di 4 quintali di sostanza stupefacente a spese del capo.

Secondo quanto ricostruito, soprattutto con intercettazioni telefoniche, a guidare la rete di spaccio derubata sarebbe stata proprio la saronnese 36enne che lavora nel settore editore e che vive in città da tempo.

Nell’inchiesta del Corriere (qui l’articolo) viene svelata non solo la militanza leghista della donna che ha partecipato a diversi eventi organizzati a Saronno e alle Groane ma anche la sua vicinanza al movimento no vax e no green pass.

Circostanze che ha suscitato una ridda di commenti e prese di posizione come quelle della civica cerianese Orizzonte Comune che utilizzando una foto della saronnese con vicesindaco Dante Cattaneo stigmatizzata l’accaduto anche alla luce dell’impegno del leghista nella lotta allo spaccio.

(foto archivio)

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