MILANO – SARONNO – Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano ha eseguito un sequestro da oltre mezzo milione di euro a carico dell’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi e altri 5 indagati per nuove ipotesi di truffa ai danni dell’Ue nell’inchiesta dei pm di Milano Bonardi, Furno e Scudieri. A riportare la notizia l’Ansa.

La 36enne saronnese era già finita ai domiciliari nel 2019, e poi tornata libera, per corruzione, emissione di false fatture e truffa nei confronti dell’Ue, per le quali la Procura milanese ha già chiesto il rinvio a giudizio nel procedimento ‘Mensa dei poveri’.

In una nota il procuratore di Milano Francesco Greco ha reso noto che la Guardia di Finanza “ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente”, emesso dal gip Raffaella Mascarino, nei confronti di Comi e di “altri cinque soggetti, indagati, a vario titolo ed in concorso, per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche a danno del Bilancio dell’Unione Europea”. Il procuratore di Milano, Francesco Greco, comunica in una nota che il profitto illecito, “oggetto del provvedimento”, ammonta “a oltre 500mila euro”. Greco precisa che l’attività della finanza è un “ulteriore sviluppo” delle indagini Mensa dei poveri’.

Grazie anche “all’interscambio info-investigativo con i funzionari dell’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode-Olaf”, la Guardia di Finanza ha “completato gli accertamenti, anche di natura finanziaria, sulla gestione illecita delle risorse pubbliche assegnate al Parlamento Europeo alla Comi”, ricostruendo “le condotte criminose poste in essere dagli indagati e quantificando puntualmente gli importi illecitamente percepiti”.

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