MORAZZONE – Aveva ottenuto di passare il Capodanno con il figlio ma l’ha colpito con un fendente alla gola e poi ha messo il corpo senza vita del piccolo nell’armadio. Salito in auto è andato dalla moglie che era tornata a vivere coi genitori a Gazzada in seguito all’avvio della separazione ed ha cercato di ucciderla.

E’ questa la prima ricostruzione, fornita anche da Radio24, dell’omicidio di Morazzone che ha sconvolto l’intera provincia di Varese.

L’uomo un quarantenne di professione magazziniere aveva, secondo quanto emerso da alcune indiscrezioni, già avuto problemi con la legge anzi recentemente aveva ferito un collega con un coltello.

L’allarme è scattato alle 19 quando l’uomo si è presentato a Gazzada a casa dei genitori della moglie da cui si stava separando. Con una scusa, verosimilmente quella di riportare il bimbo, ha fatto uscire la donna di casa. L’ha aggredita con un coltello e poi si è allontanato. La donna ha chiamato i carabinieri che si sono recati nell’abitazione del 40enne trovando il corpo senza vita del figlio in un armadio.

La caccia all’uomo, a cui hanno contribuito anche i carabinieri saronnesi, è proseguita tutta la notte con l’inseguimento che ha visto l’uomo colpire una gazzella dei militari. Intorno alle 8,30 l’epilogo con l’arresto dell’uomo che ha anche tentato il suicidio con un coltello.


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