SARONNO – SOLARO – “E’ una giornata triste è morto il fratello di un mio amico, una persona con cui lavoro e a cui tengo molto. E’ morto per un incidente in moto nei pressi di Saronno. Per un cavillo burocraticatico la salma è rimasta sull’asfalto dalle 13 alle 17, davanti ai familiari. Io non ho parole”

Inizia cosi Francesco Facchinetti, noto conduttore televisivo, cantante e imprenditore nel mondo dello spettacolo, che accende i riflettori su quanto accaduto dopo lo scontro mortale di ieri pomeriggio sull’Sp 31 bis la tangenziale che collega Saronno, Ceriano Laghetto e Rovello Porro.

In particolare con una storia su Facebook, Facchinetti stigmatizza il fatto che la salma del 31enne Michele Garruto sia stata rimossa dall’asfalto, dove il talentuoso parrucchieere si è spento dopo l’impatto fatale con un furgone con cestello, dopo 4 ore.

“Il cavillo burocratico è il fatto che la zona si trova in un punto di confine tra le province di Como, Varese e Monza e Brianza. Ora la salma è a Busto Arsizio e i familiari non potranno vederla fino a lunedì perchè è sotto sequestro”.

E rincara: “Viviamo in un paese in cui per un cavillo burocratico si lascia un morto sull’asfalto per 4 ore. Mi sento italiano nel dna ma quello che sta succedendo mi fa profondamente schifo. Prego e spero che le autorità competenti possano intervenire”.

Sui tempi lunghi per la rimozione della salma è intervenuto in mattinata anche il consigliere regionale Marco Colombo pronto a mobilitarsi “per avere chiarezza”.


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