BRESCIA – Non c’era un gioco erotico finito male, all’origine dell’omicidio di Carol Maltesi, ovvero la 26enne pornostar Charlotte Angie com’era conosciuta nel mondo dell’hard: secondo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia, Angela Corvi, che ha convalidato l’arresto di Davide Fontana, lui l’avrebbe uccisa perchè non voleva vivere senza di lei. Nei giorni del delitto, fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, Carol gli aveva infatti comunicato di volere lasciare Rescaldina (erano vicini di casa, nella stessa corte di via Melzi) per avvicinarsi a dove vive l’ex compagno con il figlio di 6 anni, in un comune della provincia di Verona.

In sostanza, secondo il gip, Fontana – innamorato della ragazza – accettava che lei avesse altre relazioni, e rapporti nei film e clip pornografiche, ma non voleva accettare che lei si trasferisse. Per questo, sempre secondo il giudice, durante un gioco erotico nel quale lei aveva accettato di farsi imbavagliare, legare ed incappucciare, lui le ha tolto la vita. Ascoltato ieri dal gip, Fontana – 43enne insospettabile bancario e food blogger, e vicino di casa di Carol, avrebbe ammesso tutto, ad iniziare dal movente passionale.

 Il delitto di Carol, ovvero Charlotte Angie (questo il suo pseudonimo da attrice), è avvenuto a gennaio, uccisa nella casa di lei dal vicino di casa – col quale aveva una relazione – e che si è sbarazzato del corpo, dopo averlo congelato, a metà di questo mese, i resti erano stati trovati il il 20 marzo a Borno in Valcamonica. L’assassino aveva nel frattempo utilizzato il telefonino della vittima fingendo di essere lei, rispondendo ai pochissimi messaggi Whatsapps che le erano arrivati ma a quanto pare nessuno l’aveva cercata di persona o telefonicamente.

31032022

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