SENAGO – “L’unica forma di pentimento che abbia un senso è togliermi la vita”: sono le parole che, secondo quanto riportato da Sky news, Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, 29enne incinta di sette mesi avrebbe detto al suo avvocato al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo che si è tenuto al carcere di San Vittore stamattina venerdì 2 giugno.

L’uomo è detenuto al carcere milanese dopo la confessione dell’omicidio della compagna avvenuto sabato tra le 19 e le 20. Per lui le accuse sono di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale per aver accoltellato la ragazza. Secondo quanto emerso avrebbe tentato di darle fuoco con alcol e benzina nella vasca da bagno e nel garage.

Uno dei nodi ancora da sciogliere è quello della premeditazione: l’uomo nega con forza ma gli inquirenti avrebbero trovato le prove di alcune ricerche in internet di Impagnatiello con parole chiedi come “ceramica bruciata vasca” prima del rientro a casa di Giulia. Negato anche il coinvolgimento di altre persone.

(foto tgr)


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