SARONNO – MILANO E’ stata rinviata al prossimo 23 febbraio, per un difetto di notifica, la prima udienza del processo d’appello di Leonardo Cazzaniga l’ex viceprimario del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno condannato per omicidio volontario plurimo in primo grado all’ergastolo. Al centro della vicenda proprio la morte di 12 pazienti a cui una volta arrivati al pronto soccorso di Saronno il medico avrebbe somministrato un mix letale di farmaci il cosidetto “Protocollo Cazzaniga”. Lo riporta l’Ansa.

L’avvio del processo era previsto per oggi ma è arrivato il rinvio per un difetto di notifica. Alla sbarra con Cazzaniga, protagonista dell’indagine morti sospette portata avanti dai carabinieri guidata dall’allora capitano Giuseppe Regina, altri 4 membri della commissione ospedaliera incaricata di valutare l’operato dell’ex viceprimario. Per loro in primo grado sono arrivate condanne a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Oggi l’imputato ha seguito in videocollegamento dal carcere di Monza stessa modalità che dovrebbe essere utilizzata anche per la prossima udienza. Martedì 23 febbraio dopo le questioni preliminari dovrebbero esserci le conclusioni del sostituto Nunzia Ciaravolo, delle difese e delle parti civili.

Lunedì , invece, è stata esposta in aula la perizia su Laura Taroni, infermiera e amante di Cazzaniga. La donna è stata accusata di essere responsabile della morte del marito, l’agricoltore Massimo Guerra, e della mamma Maria Rita Clerici tramite la somministrazione di dosi eccessive di farmaci, quando lavorava nell’ospedale di Saronno, in concorso con il medico Leonardo Cazzaniga, con cui aveva una relazione.

In appello era stata condannata a trent’anni ma poi la Cassazione aveva ordinato di rifare il processo accogliendo il ricorso dell’avvocato difensore perché la sentenza era monca: nelle 122 pagine di motivazione, infatti, ne erano ‘saltate’ 13 relative alla capacità di intendere e di volere dell’imputata. Il nodo era proprio la perizia a cui Laura Taroni è stata nuovamente sottoposta.

Per il perito, il professore Franco Freilone, Taroni sarebbe stata “affascinata dalla morte” e comunque in grado di intendere e volere. Quindi il processo andrà avanti con la prossima udienza fissata per lunedì 8 febbraio.

(foto archivio)

27012021

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