SARONNO – Tante proteste e amarezza da parte dei pendolari che ieri, martedì 7 novembre, si sono trovati a fare i conti con lo stop alla circolazione tra Saronno e Busto Arsizio. A causa di un investimento alla stazione di Rescaldina (di un uomo di 41 anni deceduto sui binari) per l’intera serata ci sono state ripercussioni sulla circolazione ferroviaria con uno stop al collegamento tra Saronno e Busto Arsizio.

Nella stazione saronnese di piazza Cadorna la situazione più critica con 300 pendolari che hanno persino bloccato il traffico veicolare per protestare contro il rimpallo tra treni che non passavano e autobus sostitutivi che non c’erano. A essere carente soprattutto la comunicazione. Lo racconta la storia di Raffaella ripresa dal Comitato viaggiatori Tpl nodo di Saronno: “La storia del 2968 è questa: a Garibaldi nessun avviso su cartelloni, con treno in arrivo sul binario avviso a voce che comunica le fermate, noi saliamo a Garibaldi (anche ammassati visto che il precedente era stato soppresso) e una volta su e dopo che ho “obliterato” il biglietto sulla app il capotreno annuncia che il treno è limitato a Saronno “e poi ci saranno dei bus sostitutivi fino a Malpensa”. Se lo avessero detto prima, io mi sarei organizzata diversamente e come me un sacco di altra gente. Non conosco la dinamica dell’investimento a Rescaldina ma sicuramente il modo di gestire questi aspetti è penoso e irrispettoso dell’utenza. Aggiungo una cosa: la app è totalmente inaffidabile in situazioni del genere (lo avevo già constatato altre volte). Qual è quindi la sua utilità? Solo dire “anche noi abbiamo la app, siamo fighi”?”


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