Rissa di sabato sera, parla la donna molestata: “Fortunatamente degli amici mi hanno difesa, aggressione durissima: c’era sangue ovunque”

SARONNO – “Ho deciso di raccontare quanto è accaduto perché in queste ore ho sentito ricostruzioni dell’accaduto che non corrispondono al vero e mi sembra giusto, visto il clamore, raccontare cos’è successo anche per rendere merito e ringraziare chi mi ha aiutato”. Così la 57enne che sabato sera è stata molestata in centro a Saronno nella zona di piazzetta Portici inizia il proprio resoconto di quello che è accaduto nella rissa che tanto clamore ha suscitato.

“Erano da poco passate le 23,30 ed ero seduta con tre amici a bere il caffè in piazza – spiega la saronnese – stavamo parlando quando vicino a noi è arrivato un tunisino che ha iniziato a fare gesti osceni e offensivi nella mia direzione. Ha continuato in un crescendo di volgarità e commenti. Così mi sono alzata e gli ho chiesto perchè ce l’aveva con me e di smettere. A quel punto lui mi ha messo le mani sul seno e io istintivamente gli ho dato uno schiaffo”.

Dalla reazione dello straniero gli amici della donna sono arrivati in suo aiuto mentre a sostegno del tunisino sono arrivati diversi connazionali: “Lo scontro è stato violento quando dopo mezz’ora sono arrivate le pattuglie e l’ambulanza gli aggressori si erano già allontanato sul posto sono rimasti i feriti e sangue dappertutto. C’è chi è stato colpito con una bottigliata chi da una sedia”.

Chiede chiarezza anche la moglie di uno dei feriti: “Mio marito è intervenuto per difendere la nostra amica – spiega – è uscito dall’ospedale con un occhio gonfio e una sutura di 7 punti. Non mi riesco a spiegare l’accaduto. E’ vero che gli aggressori sono ragazzi che attaccano briga e che gravitano nella zona ma come si possa arrivare a importunare delle donne e poi a una tale violenza è incomprensibile. Quando erano feriti a terra li hanno anche derubati è sparita anche la fede di mio marito. Speriamo che venga fatta presto giustizia sull’accaduto: per punire i colpevoli ma anche per restituire un po’ di serenità e la possibilità di vivere la nostra quotidianeità”.

Un episodio estremo dunque ma apice di una situazione critica da tempo: “Che nella zona ci sia spaccio e un viavai sospetto è noto e l’abbiamo segnalato più volte”.

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