SARONNO – Sono diversi i reati contestati dai carabinieri della compagnia di Saronno che stamattina, lunedì 28 novembre, hanno dato vita ad un’operazione che ha visto coinvolte 10 persone con diverse misure cautelari e diversi reati ossia orruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica 

Ad unire tutte le diverse vicende scoperte dai militari guidati dal maggiore Fortunato Suriano l’obitorio di Saronno. Proprio nel reparto situato nel seminterrato nelle vicinanze della seconda uscita dell’ospedale quella in via Colombo la direzione ospedaliera aveva segnalato un strano pagamento avvenuto tra un addetto e un’impresario di pompe funebri del comprensorio. Indagando con intercettazioni, controllando documenti ed anche ascoltando testimoni i carabinieri hanno ricostruito non solo l’attività illecita delle imprese di pompe funebri ma anche quella di due medici di base.

I carabinieri sono riusciti a trovare elementi probatori a carico dei due che lavorano all’interno dello stesso ambulatorio accreditato Asst secondo cui avrebbero rilasciato false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano così indebite entrate per assenza dal lavoro. Il trait d’union con l’indagine delle tangenti dall’obitorio era propria una dipendente del reparto che, secondo quanto ricostruito con prove documentali, durante i periodi di assenza dal lavoro per malattia, falsamente attestata dai due medici, prestava la propria opera lavorativa come impiegata presso l’ambulatorio dove operavano i due sanitari coinvolti.

(foto: un fotogramma dei video raccolti dai militari della compagnia di Saronno)


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