SARONNO – “Con gli ultimi soldi abbiamo comprato una stufetta a petrolio e anche quello ha un costo. L’abbiamo ancora per un paio di giorni poi non so cosa succederà”.

Sono le parole con una 60enne saronnese che vive in una casa Aler al quartiere Matteotti riassume la situazione che si trova a fronteggiare con il marito.

“Mio marito ha avuto un tumore ai polmoni nel 2019 poi all’inizio del lockdown un malore. Da allora non è stato più lo stesso. E la situazione è peggiorata negli ultimi mesi”.

I primi problemi nel settembre 2020 quando la società del gas ha interrotto la fornitura: “Abbiamo un debito di circa 1.300 euro che per noi è davvero impossibile da pagare. Abbiamo sempre pagato le bollette della luce ma essendo insolventi sul gas a novembre di quest’anno ci hanno staccato anche la corrente elettrica”. Il risultato è che la coppia si scalda con una stufa a petrolio e cucina con soluzioni da campeggio: “Anche questi costi sono insostenibili per noi – continua la donna – da novembre abbiamo il sostegno di 150 euro del comune per gli alimenti ma per un problema burocratico non ci è ancora arrivata la somma per dicembre”.

Da questo momento difficile l’appello: “Vorremmo riuscire a rialzarci – continua la moglie – sarebbe utile un aiuto per risolvere il problema del riscaldamento e della corrente elettrica ma un lavoro ci permetterebbe di risollevarci”.


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