SARONNO – L’associazione Sos Italia Libera sarà al fianco di Danylo, il diciannovenne ucraino, che lavora proprio a Saronno, sfregiato a Milano. A darne la comunicazione è stato il saronnese Paolo Bocedi, presidente dell’associazione, che ha preso parola in una conferenza stampa nella giornata di ieri, lunedì 25 marzo, a seguito dell’arresto di undici persone, tra i 19 e i 36 anni, di origine egiziana.

Già una settimana fa Paolo Bocedi e Riccardo De Corato si erano recati in visita al ragazzo e a sua madre, entrambi scappati dalla guerra in Ucraina e ora residenti a Cinisello Balsamo. Con l’arresto di undici dei responsabili da parte degli agenti della squadra mobile della questura di Milano, il presidente di Sos Italia Libera promette alla madre del ragazzo con un messaggio pubblicato sui social: “Saremo al tuo fianco in tribunale”, rilanciato poi durante la conferenza stampa in cui è stata annunciata la volontà di Sos Libera di partecipare al processo in quanto parte civile.

I fatti, avvenuti lo scorso 6 agosto 2023 nella stazione di porta Garibaldi, hanno visto il ragazzo e i suoi amici, di rientro da una gita a Lecco, vittime di un’aggressione da parte della gang, forse in un tentativo di rapina. Ad avere la peggio è stato Danylo, che ha subito un taglio, probabilmente con un pezzo di una bottiglia di vetro rotta, dalla fronte al mento. Una volta in ospedale, sono stati richiesti ottanta punti di sutura.

(in foto: Danylo e Sos Italia Libera nell’abitazione del ragazzo)


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L’articolo Saronno, Sos Italia libera parte civile al processo contro chi ha sfregiato Danylo proviene da Il Saronno.

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