GARBAGNATE MILANESE – “Ho sentito il botto e mi sono affacciato alla finestra: ho visto il furgone danneggiato e i due ragazzi a venti metri di distanza”. E’ la testimonianza raccolta da Local Team per il Fatto quotidiano in merito all’incidente avvenuto ieri sera alle 22,30 in viale Kennedy dove sono stati investiti due 15enni.

Il testimone, uno dei residenti spiega come nella zona manchi la segnaletica e come negli anni ci siano state diverse proteste e diverse segnalazioni al Comune. “Spesso sentiamo o assistiamo a lite tra passanti e automobilisti ma non cambia mai nulla”.

Tanti sui social anche i resoconti dei testimoni rimasti senza parole vedendo l’accaduto: “E’ impressionate la distanza tra il furgone e i corpi dei ragazzi. Il conducente è andato subito a vedere come stata il 15enne ma è stato subito chiaro a tutti come fosse davvero troppo tardi”.

E intanto che la comunità s’interroga proseguono le indagini per ricostruire quanto accaduto intorno alle 22,30 quando i due quindicenni stavano attraversando la strada con due amici rimasti illesi. Confermato come il 32enne romeno alla guida del furgone avesse un tasso alcolemico oltre il livello consentito e soprattutto come fosse privo di patente perchè mai conseguita ne in Italia ne in Romania. Per lui nella notte si sono aperte le porte del carcere di San Vittore. Deve rispondere di omicidio stradale.

Daniele Davide Barletta sindaco di Garbagnate è intervenuto sull’accaduto: “L’incidente che ha causato la morte di un 15enne garbagnatese e mandato in fin di vita la coetanea che era con lui, è una tragedia che impone di dosare e misurare le parole. A nome dell’Amministrazione, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del ragazzo, a cui siamo vicini; mando inoltre un abbraccio carico di speranza alla ragazza che in queste ore sta lottando per la vita. L’incidente è stato causato da un conducente ubriaco, senza patente. Fatico a comprendere come il soggetto, più volte denunciato, fosse ancora libero, con il rischio di causare simili drammi, come effettivamente accaduto. Ogni parola in più sarebbe irrispettosa, indelicata ed inopportuna. Ora lasciamo che la magistratura faccia il suo corso”, ha concluso.

QUI L’ARTICOLO SULL’INCIDENTE

QUI IL COMMENTO DEL MINISTRO SALVINI

(foto la bici su cui viaggiavano i ragazzi in un servizio di rainews)


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