CISLAGO – Pena di tre anni ai domiciliari per il sacerdore originario di Cislago che è stato processato in Appello: era accusato di abusi sessuali ai danni di un quindicenne. Originario di Cislago, il don era stato ultimamente vicario parrocchiale al quartiere Canazzadi Legnano.

I fatti contestati sono del 2011, quando il don prestava la propria opera sacerdotale a Rozzano nel Milanese e sarebbero avvenuti nell’abitazione del prete, nel complesso parrocchiale. Il quindicenne era stato invitato dal don a trascorrere la notte nel suo alloggio. avevano dormito assieme in un letto matrimoniale ed il ragazzino aveva poi riferito degli “approcci” a sfondo sessuale da parte del prete, circostanza che il sacerdote ha sempre negato.

Le decisioni di Appello

Al processo di primo grado era giunta una condanna a sei anni e quattro mesi di reclusione, in Appello era scesa a cinque anni e sei mesi mentre la Cassazione aveva poi annullato tutto – secondo i giudici la denuncia sarebbe stata tardiva, tre anni dopo i fatti contestati – e così si era ripartiti dalla Corte d’Appello di Milano con un nuovo processo, quello che si è adesso concluso quando i giudici hanno accolto la proposta di “concordato”, in sostanza un accordo fra difesa ed accusa con pena definitiva dunque di tre anni ai domiciliari.


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28092023

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