CANTU’ – Nel corso di un controllo, i finanzieri della compagnia di Erba hanno scoperto, in un autolavaggio a Cantù, 3 lavoratori in “nero”, due di origini pakistane ed uno d’origine ivoriana, impiegati con mansioni di lavamacchine tra i 5 presenti.

Per tale irregolarità, sono state elevate sanzioni che, se sanate entro 120 giorni dalla contestazione, ammontano ad 5.400 euro altrimenti potranno raggiungere i 10.800 euro.

È stata inoltre disposta, dall’ispettorato territoriale del lavoro di Como-Lecco, nei confronti dell’esercente, la sospensione dell’attività, in quanto, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 20% della totalità dei lavoratori impiegati.

L’attività commerciale è stata ripresa, nella giornata di mercoledì 18 agosto, dopo che l’esercente ha provveduto alla regolarizzazione dei 3 lavoratori riscontrati “in nero” oltre al pagamento di500 euro di acconto dell’ulteriore sanzione di 2.000 relativa alla sola chiusura obbligatoria dell’attività, il cui saldo dovrà avvenire entro sei mesi dall’istanza di revoca.

Prosegue dunque incessante l’impegno della Guardia di Finanza volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria nonché alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”.

(foto archivio)

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