SOLARO – In occasione della manifestazione commemorativa del 4 novembre per la Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate e del centesimo anniversario di traslazione della salma del Milite ignoto all’Altare della Patria (1921–2021), il Comune di Solaro ha deciso di aderire all’iniziativa del gruppo delle Medaglie d’oro al valor militare d’Italia, sponsorizzata da Anci, Associazione nazionale Comuni italiani, per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto da parte di tutti i Comuni di Italia. Con una legge del Parlamento, nel 1921 si decise di spostare da Aquileia all’Altare della Patria il simbolo del patriottismo e del sacrificio dei militari italiani, al fine di sublimare il valore dei combattenti della Prima Guerra Mondiale e successivamente di tutti i caduti della patria. Oggi, nel 2021 il Milite ignoto diventa cittadino onorario di Solaro, così come in tanti altri Comuni d’Italia, su iniziativa della Giunta comunale che, con una delibera, impegna il Consiglio Comunale a conferire l’alto riconoscimento.

L’iniziativa è stata annunciata ufficialmente durante le celebrazioni di domenica 7 novembre, con la celebrazione della messa in presenza dell’Associazione nazionale Alpini gruppo Ceriano Laghetto, il discorso istituzionale del sindaco di Solaro Nilde Moretti ed il concerto del Corpo musicale “Attilio Rucano” di Solaro “Italia 15-18”, la storia della Grande guerra raccontata da un quintetto di ottoni, anticipato dall’introduzione storica a cura di Marco Galan.

Dice il sindaco di Solaro, Nilde Moretti: “A Solaro da sempre ricordiamo e commemoriamo, con cerimonie sentite dall’Amministrazione comunale e dalla popolazione, la Festa della Liberazione del 25 aprile ed il 4 novembre Festa delle Forze Armate. Il nostro paese ha sempre dimostrato sensibilità a tramandare la memoria storica alle prossime generazioni e tale proposta, pur non rientrando nella fattispecie disciplinata da regolamenti e procedimenti contemplati, assume una valenza sovra comunale ed uno speciale simbolismo posto nella traslazione metaforica della figura del Soldato a quella del popolo e infine a quella della Nazione. Abbiamo aderito all’iniziativa perché così come cento anni fa quel Soldato è stato voluto “di nessuno” perché potesse essere percepito come “di tutti” e sublimare così il sacrificio di tutti i Caduti per la Patria, oggi è giunto il momento in cui in ogni luogo della Patria si possa orgogliosamente riconoscere la “paternità” di quel caduto”.

(foto: il sindaco Nilde Moretti)

08112021

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