SOLARO – Il sindaco di Solaro, Nilde Moretti, e l’assessore comunale alla Cultura Monica Beretta hanno incontrato, in vista della pasqua, il pittore solarese Pietro Belotti. Classe 1932, da sempre attento studioso, conoscitore e appassionato della civiltà solarese, si è prodotto negli anni in una numerosissima serie di opere dedicate al paese, alla sua storia, alle corti ed alle ville che ne contraddistinguono il panorama. Persona umile, che non ama essere definito artista, ma hobbysta, ha lasciato un solco nella storia del paese con le sue opere, molte delle quali sono conservate in Municipio ed in biblioteca; si tratta di faldoni con i disegni delle corti e degli edifici storici di Solaro, ma anche quadri dall’inestimabile valore identitario.

Dice Pietro Belotti: “Sono nato alla Biraga, ma cresciuto in vicolo Sioli e la mia storia non è tanto diversa dai miei concittadini nati attorno agli anni ‘30. Da bambini, dopo scuola, tornavamo a casa e i nonni ci mandavano subito nei campi a dare una mano. Già alle elementari la maestra notò che ero portato per il disegno, mi dava sempre risme di fogli per esercitarmi e disegnare per tutti. Finita la terza media, mio padre favorì la mia inclinazione mandandomi a studiare da un pittore locale, a Bovisio, Nino Scotti, una mente fotografica migliore dello scatto di una macchina. Mi ha stimolato e stuzzicato, ma è stata una fortuna. Poi ho avuto l’occasione di seguire corsi in varie accademie, sino al diploma in Svizzera. All’epoca ero imbianchino e imparai tantissimo anche per il lavoro, però non mi ritengo un artista ma un semplice hobbysta. Io rubavo il tempo al sonno per studiare e dipingere, dormivo al massimo tre ore a notte. Prosegue l’artista: “Sono sempre stato innamorato di Solaro: sono cresciuto con i nonni, vivendo, giocando e combinando guai nei cortili. Volevo trasferire questa mia esperienza sui disegni. È stato difficile trovare le fonti, erano più che altro dei racconti degli anziani, ma la soddisfazione è stata enorme, anche nel cederne una parte al comune. Oggi c’è una sola unica corte rimasta identica all’epoca, ma quella Solaro rimane sui disegni e sui quadri ed è un orgoglio per me”.

Rimarca il sindaco di Solaro, Nilde Moretti:Belotti ci invia ogni anno, per le ricorrenze, delle bellissime cartoline di auguri che custodiamo gelosamente negli uffici del Comune. Si tratta di piccole opere d’arte dal grande valore affettivo, dei veri e propri doni. Quest’anno abbiamo pensato di invitarlo in Villa Borromeo per ringraziarlo personalmente e per condividere con lui il momento degli auguri pasquali rivolti alla cittadinanza. Ci piace l’idea che sia proprio questo collegamento con la memoria storica di Solaro ad entrare nelle case dei solaresi di oggi. Belotti ha compiuto un grande lavoro artistico e storico e rappresenta per noi la voce dei racconti dei nonni, il brusio delle serate davanti al fuoco nelle corti e l’appassionato ricordo dei tempi delle origini del nostro paese”.

Conclude Monica Beretta, assessore alla Cultura: “Un’amministrazione ha il compito ed il dovere di mantenere la memoria storica di un territorio, soprattutto delle persone, dei cittadini, che hanno lasciato traccia di questo percorso e Pietro Belotti è sicuramente un protagonista della storia solarese degli ultimi 60 anni, scegliendo di raccontarne l’evoluzione immagine dopo immagine. Il suo lavoro è importante per noi e soprattutto per le generazioni future, che avranno modo di comprendere com’era la vita di Solaro anche solo 40 o 50 anni fa. Il nostro archivio comunale conserva parte delle sue opere artistiche e, a tal proposito, possiamo annunciare che creeremo una sezione nella nuova sede della biblioteca in Regina Elena nella quale custodiremo i pezzi della storia del nostro paese”.

(foto: il sindaco Nilde Moretti con l’assessore Monica Beretta ed il pittore locale, Pietro Belotti)

13042022

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