SOLARO – Dal 11 gennaio parte il nuovo metodo di raccolta del secco residuo in vista dell’introduzione definitiva della tariffazione puntuale che avverrà dodici mesi dopo. Il secco residuo (e solo quello, tutto il resto rimarrà invariato per sacchi e giorni di raccolta) sarà ritirato attraverso i nuovi bidoncini dotati di chip Rfid identificativo. 

La distribuzione degli stessi è cominciata lunedì 8 novembre in sala polifunzionale di via San Francesco. Ogni bidoncino consegnato viene abbinato ad un’utenza. Il secco residuo sarà raccolto con il bidoncino solamente dalla data dell’11 gennaio 2022, sino a quella data si continuerà tassativamente con i sacchi. La frazione secca rappresenta la parte di rifiuti prodotta che non può essere riciclata, quindi quella che finisce nel termovalorizzatore. E qui subentra la tariffazione puntuale. Il bidoncino non sarà pesato, bensì sarà conteggiato solamente il numero delle volte in cui viene svuotato. Meno volte viene esposto, migliore è la raccolta differenziata, maggiormente si abbassano i costi dello smaltimento dei rifiuti. Anche se il conteggio degli svuotamenti dei bidoncini comincerà ai fini della raccolta dati già dall’11 gennaio, per tutto il 2022 la tariffazione rimarrà la medesima calcolata con l’attuale metodo che prevede due componenti (metri quadri e numero di persone), l’anno successivo una parte dei costi non sarà più conteggiate sulle due componenti citati ma sarà calcolata in base al numero di svuotamenti del bidoncino.

Le novità sono tutte state spiegate nelle assemblee pubbliche delle scorse settimane e nel video incontro diffuso attraverso i canali ufficiali del Comune e reperibile al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=LHZAh0A_ego

Dice Alessandro Ranieri, vicesindaco e assessore al Bilancio: “Se l’aumento di differenziazione dei rifiuti è l’obiettivo principale, il bidoncino “cippato” attualmente in consegna permette anche la misurazione della quantità indifferenziata conferita a smaltimento. In sintesi, se si abbassa la quantità reale consegnata al termovalorizzatore, si ha un minor impatto ambientale e si contribuisce ad abbassare i costi totali del servizio. Se poi il rifiuto prodotto da ogni singola utenza viene anche misurato e quantificato, l’Amministrazione ha la possibilità di studiare -per l’anno 2023 e successivi- tariffe Tari “puntuali”, diversificate a seconda dei comportamenti e dei dati sugli svuotamenti che verranno rilevati nel corso del primo anno di nuovo metodo, il 2022.Dove ha già operato con questo metodo l’azienda Servizi Comunali è riuscita ad abbattere notevolmente la quantità di rifiuti conferiti al termovalorizzatore, diminuendo i costi complessivi e raggiungendo gli obiettivi prefissati. Ma per questo è necessaria la collaborazione e la responsabilità di tutti i cittadini e delle imprese del territorio. In questi giorni e per tutto il tempo che sarà necessario Il Comune e il gestore saranno a disposizione, tanto per chiarire i dubbi quanto per accompagnare concretamente ogni residente o imprenditore in questo percorso utile a noi e conforme alle nuove direttive europee in materia di salvaguardia ambientale”.

Rileva Greta Volpi, consigliera comunale con delega all’Ecologia: “Si tratta di una novità importante, ma non di una rivoluzione. Di fatto non cambierà nulla nella raccolta di plastica e metallo, dell’organico e del vetro che rimane inalterata sia nella frequenza che nelle modalità, mentre per l’indifferenziato viene semplicemente introdotto il bidoncino al posto del sacco mantenendo comunque giorni e suddivisione in due zone per il ritiro. Sarà fondamentale imparare a differenziare meglio per diminuire gli svuotamenti, questo è il vero obiettivo della tariffazione puntuale e questo è quanto abbiamo spiegato grazie all’impegno dei tecnici di Servizi comunali nelle assemblee pubbliche organizzate nelle scorse settimane e nel video diffuso attraverso i nostri canali. Andiamo verso questa direzione perché ce lo chiede il nostro pianeta e in questo momento è più importante che mai: meno rifiuto residuo produciamo, minore sarà l’impatto dei nostri consumi sull’ambiente”.

(foto: è in corso la distribuzione dei nuovi bidoncini)

11112021

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome