SARONNO / MILANO – Era l’aprile 2017 quando, nel campionato di Eccellenza, il Fbc Saronno per l’ultima volta in questi anni aveva affrontato il Brera calcio, allora la terza squadra di Milano: nel corso degli anni queste due società si sono incontrate molte volte. Oggi il Saronno è primo in Promozione, con una nuova dirigenza che lo vuole rilanciare; mentre il Brera è in Prima categoria ma si pone anch’esso traguardo importanti ed in questi giorni ha raggiunto un traguardo unico nel calcio dilettantistico e non solo: è la prima società italiana quotata al Nasdaq, listono della borsa di New York negli Stati Uniti d’America. E ieri sera i dirigenti del Brera, dallo storico presidente Alessandro Aleotti a tutti i suoi collaboratori, hanno avuto l’onore di far suonare la campanella che segna la chiusura delle contrattazioni, trasmessa in diretta sul gigantesco schermo che si trova proprio nel cuore della Grande mela, Times square. Insomma, un momento storico non solo per il Brera ma per tutto il mondo del calcio dilettanti d’Italia.

Il Brera è quotato col simbolo Brea, la Ipo (ovvero offerta pubblica di azioni) è avvenuta il 31 gennaio con ottimi riscontri, sono stati raccolti 7 milioni e mezzo di dollari americani con valore dell’azione fissato a 5 dollari Usa. La Brera holdings, espressione internazionale della Brera srl, punta ad essere un “contenitore” di diverse realtà calcistiche che intende acquisire in diversi continenti; per fare crescere le singole società calcistiche controllare ed i relativi settore giovanili. Manco a dirlo, un progetto al quale guardano con particolare interessante anche tanti altri club.

Il Brera è tra l’altro co-fondatore della Fenix cup, la “coppa dei campioni” europea del calcio dilettantistico.

(foto: alcuni fotogrammi della diretta della cerimonia di chiusura delle contrattazioni del Nasdaq il 9 febbraio, dedicata al Brera)

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