CESATE – E’ stato il giudice sportivo è definire l’esito dell’incontro infrasettimanale di Coppa Lombardia fra Sc United e Bovisio Masciago, decretando lo 0-3 a tavolino per la formazione brianzola. Cos’era successo? Durante l’incontro, nel finale peraltro, era saltata l’illuminazione del campo principale dello stadio cesatese di via Dante, con decisione infine di proseguire sul sintetico adiacente. Un escamotage che non è bastato al giudice sportivo per omologare la gara.

Ecco il dispositivo del giudice sportivo, Rinaldo Meles.

GARE DEL 18/10/2023
DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
gara del 18/10/2023 S.C. UNITED – BOVISIO MASCIAGO
Dagli atti di gara risulta che al 39º del 2º tempo la gara veniva “… sospesa e poi ripresa su campo
adiacente per interruzione di corrente dell’impianto elettrico di illuminazione”.
Sentito in proposito il direttore di gara con mail in data 25-10-2023 ore 13,08 precisa che a seguito
della comunicazione del presidente della locale società che non garantiva di poter proseguire
l’incontro ” a causa di un guasto… solo del campo….. in accordo con …..OMISSIS… con le squadre
abbiamo terminato i 10 minuti di gara sul campo sintetico più piccolo adiacente al campo iniziale”.
Si rileva che al 39º del 2º tempo la gara veniva interrotta per un guasto all’impianto di illuminazione
e non per mancanza di fornitura elettrica o per causa di forza maggiore.
Solo successivamente a questo evento l’arbitro in qualche modo acconsentiva a proseguire la gara
su altro terreno di giuoco.
Dato quindi atto che l’evento fondamentale ai fini di una decisone è da ricondursi alla mancata
conclusione della gara sul terreno di giuoco sul quale era iniziata a causa di un guasto all’impianto
di illuminazione, illuminazione che peraltro non è mancata nell’altro terreno di gioco e nel resto
dell’impianto sportivo.
Dato altresì atto che una gara non può essere iniziata su un terreno di giuoco e proseguita qualche
tempo dopo e fino al termine su altro e differente terreno di giuoco, a maggior ragione se tale altro
terreno di giuoco (al fine di non alterare le condizioni ambientali e tecniche in cui operano le squadre)
non possiede tutte le medesime caratteristiche tecniche di quello su cui la gara è iniziata, così come
avvenuto per la gara in questione iniziata sul campo nº 1 matricola 337 in manto erboso di dimensioni
lunghezza 105 m. larghezza65 m. e terminata sul campo nº 2 matricola 1828 in erba artificiale di
dimensioni lunghezza 97 m. larghezza 53 m.
Pertanto ai fini della decisione si ritiene prevalente, perchè verificatosi cronologicamente prima
l’evento riferito al guasto all’impianto elettrico dell’illuminazione del campo principale rispetto alla
successiva decisione tecnica di continuare la gara su altro e differente terreno di giuoco.
Si dà atto che ad ora non è stata dimostrata eventuale causa di forza maggiore.
La C.A.F. richiama la decisione ufficiale numero 1. 3) della F.I.G.C. relativa alla regola nº 1 del gioco
del calcio, che prevede che la società ospitante, è responsabile del regolare allestimento del campo
di gioco, impianto d’illuminazione compreso (C.A.F. 3-marzo-1994 C.U. nº.19).
“La società che intende invocare la forza maggiore deve provare la riferibilità dell’evento allegando
e provando una causa di giustificazione quale ad esempio la caduta dell’illuminazione elettrica in
tutta la città. (C.A.F. 19-gennaio-1995 C.U. nº. 16)”.
La società S C United rimane pertanto responsabile della mancata disputa dell’incontro, non
avendo prodotto idonea documentazione comprovante causa di giustificazione.
P.Q.S.
DELIBERA

  • di comminare alla Società SC United la sanzione sportiva della perdita della gara con il punteggio
    di 0-3.

L’incontro era valevole per i sedicesimi di finale di Coppa Lombardia.

27102023

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