SARONNO – Lo sfondo che appare alle spalle di Matteo Colombo, atleta saronnese conosciuto per la sua impresa della 24×1 ora aveva partecipato correndo non stop per ventiquattro ore, è il cielo limpido della California, dove ora il recordman vive insieme alla moglie, ricercatrice a Stanford.

Il runner saronesse racconta di Covid e di sport, ma soprattutto di responsabilità: “Durante il lockdown – racconta – ho evitato di correre e fare attività esterna. Solo dopo il lockdown ho ripreso ad allenarmi, ma con tutte le precauzioni del caso. Qui le gare sono state cancellate: il covid e un’estate colma di incendi hanno messo a dura prova la California. Personalmente, ho preso con grande leggerezza e responsabilità.”

L’atleta parla dell’America, della situazione sociale, economica – rilasciando testimonianze personali di ciò che ha scosso la California in questi mesi: le manifestazioni, perlopiù pacifice, contro il razzismo, gli incendi che hanno scosso lo stato, le elezioni e la gestione del Covid. Matteo Colombo condivide una riflessione, scaturita da un momento di socialità organizzato dalla Stanford University dedicato a ricercatori, studenti e familiari.
“Conobbi Mia, una ragazza cinese – condivide Matteo Colombo – a cui ho chiesto, un po’ indiscretamente, cosa abbia portato la Cina a non avere più casi. Mi ha risposto che la comunità cinese è unita, è sempre stata unita verso un obiettivo comune; la dedizione dei cinesi ha fatto sì che arrivassero a zero contagi. Il modo in cui ha descritto la situazione mi ha fatto riflettere molto: questo senso di responsabilità è arrivato sia dal governo che dalla popolazione, ciò ha creato una grande intesa che ha portato al risolvimento dell’emergenza”.

Non è mancata una parentesi golosa, con excursus sulla cucina per Halloween e il Giorno del Ringraziamento, festeggiato nella giornata di ieri.

(in foto: Matteo Colombo in un momento del suo allenamento)

27112020

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