SARONNO – In città ci risiamo: copione già visto, club sportivi che centrano, o vogliono centrare obiettivo prestigiosi e… sono costretti a trasferirsi altrove per l’inadeguatezza delle strutture saronnesi. Ora il caso della Pallavolo Saronno, che ha appena conquistato la vittoria nel campionato maschile di serie B. Ottima notizia, ma c’è già una certezza, che sa di grossa delusione per gli appassionati locali: la “casa” del Saronno – ovvero il Palasport Dozio di via Biffi – non è omologabile, neanche in deroga temporanea, per il campionato di A3. In particolare, il tetto è troppo basso, mancano una cinquantina di centimetri d’altezza.

Mentre la Pallavolo Saronno si sta guardando attorno, c’è l’ipotesi di spostarsi al palasport di Gerenzano che andrebbe benissimo oppure in Brianza, ci sono investimenti (come la sorta di “var”, indispensabile in A3) che la società dovrà dunque fare al di fuori di Saronno. Si potrà mai vedere la serie A a Saronno? Non c’era davvero modo di giocare in città? Le ambizioni di salto di categoria del club sono di lunga data, c’era da aspettarsi che prima o poi questo traguardo fosse raggiunto ma il palazzetto dello sport comunale ha da sempre le stesse magagne. Per rispettare i regolamenti, si dovrebbe rimuovere il fondo (che comunque deve essere rifatto, perchè ormai molto datato) e scavare quanto basta: opera non ciclopica ma mai pianificata dal Comune in un Paladozio dove non c’è neppure il bar e, caso più unico che raro, in tribuna non ci sono i servizi igienici, chi deve andare in bagno deve usare quelli adiacenti gli spogliatoi al piano inferiore dove il pubblico, in teoria, non potrebbe neppure entrare.

Insomma, dopo anni di immobilismo, e considerando che ora ci sono anche i fondi del Pnrr a disposizione, volendo qualcosa sì, si potrebbe fare, magari anche in tempi ristretti. Ma non dipende dalla Pallavolo Saronno bensì dal Comune.

10062022

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