SARONNO – Diamo voce, pubblicando integralmente la lettera inviata da un papà saronnese al governatore della Lombardia Attilio Fontana inerente al tema dello sport giovanile.

Gentile Governatore,
stiamo apprezzando i grandi sforzi promossi dalla Regione Lombardia rivolti ad implementare con urgenza delle concrete misure di contenimento della pandemia che sta riproponendo, con questa seconda ondata, numeri preoccupanti in relazione ai nuovi contagiati, all’aumento dei ricoverati, all’incremento dei malati in terapia intensiva e, purtroppo, al numero dei decessi giornalieri.

A questo proposito, pur consapevoli che ci sono attualmente molte questioni altrettanto urgenti da affrontare, ci permettiamo di fare presente che per noi genitori sarebbe motivo di grande serenità la possibilità per i nostri ragazzi di riprendere l’attività sportiva o almeno di partecipare a normali sedute di allenamento nelle squadre di calcio e di altri sport giovanili che applicano rigorosamente i protocolli anti-covid dopo aver investito energie e rilevanti risorse finanziarie.

Se i nostri ragazzi non fossero impegnati in queste attività sportive il loro spontaneo bisogno di socialità rischierebbe infatti di andare ad appagarsi in contesti e situazioni deregolamentate come i raduni improvvisati presso bar, parchi e piazze che per loro natura sono fra i principali presupposti di assembramento e quindi di potenziali contagi.

Da questo punto di vista il fatto di concedere la possibilità di giocare e allenarsi in strutture protette dove si pratica lo sport giovanile con protocolli rigorosi e controllati potrebbe rappresentare anche un’implicita misura di contenimento della pandemia oltre che il naturale modo di impiegare il tempo libero assecondando le loro passioni dopo i sacrifici affrontati dai nostri ragazzi, anche sotto il profilo psicologico, nei mesi di lockdown nella scorsa primavera.

Siamo tutti impegnati in una battaglia molto seria, assolutamente da non sottovalutare, ma dove è peraltro importante fare delle scelte che non penalizzino la salute, la socialità e il benessere psicologico dei nostri ragazzi che sono il patrimonio più grande per il futuro della nostra società.

Per i motivi sopra indicati chiediamo cortesemente di modificare prima possibile l’ordinanza del 16 ottobre 2020 al fine di consentire al più presto la ripresa di tutti gli sport giovanili in Lombardia.

Grazie per l’attenzione
Un cordiale saluto
Un papà di un ragazzino appassionato di sport

(foto: i campi sportivi saronnesi vuoti dopo lo stop allo sport giovanile)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome