LAZZATE – “Ieri il consiglio comunale di Lazzate ha dimostrato grande maturità, allorché tutti i Gruppi consiliari hanno bocciato una mozione strumentale e propagandistica di Fratelli d’Italia sulla richiesta di messa in sicurezza dell’incrocio tra via Libertà e via San Lorenzo”. Sono le parole dei Andrea Monti, assessore alla Sicurezza di Lazzate.

“La sicurezza stradale non la si ottiene con i titoli sui giornali. Il tema è certamente importante e proprio per questo da molti anni quest’Amministrazione vi dimostra attenzione” spiega Monti. “Quell’incrocio rappresenta un tratto delicato della nostra viabilità a causa della conformazione del centro storico, in un tratto che è stretto e tortuoso. La messa in sicurezza la si avrà quando, completando la tangenzialina di Lazzate, si sgraverà quella strada dal passaggio dei mezzi pesanti, allargando i marciapiedi e ipotizzando persino il senso unico”.

“Un mese fa Fratelli d’Italia proponeva di arretrare il passaggio pedonale, ma questa è una sperimentazione già provata anni fa e risultata inefficace, perdipiù sconsigliata dai tecnici perché scoraggia l’utilizzo delle strisce, mettendo a rischio chi attraversa. Adesso gli esponenti di FdI sono ritornati in consiglio con una mozione di Lorella Barbetto che non dice nulla. Quando difatti tutti i gruppi le hanno chiesto quale soluzione proponesse, la diretta interessata ha candidamente dichiarato di non averne. Questo succede quando l’unico obiettivo è conquistare facile notorietà mediatica, nello specifico cavalcando la notizia di un recente sinistro stradale. Per questo motivo, ed è significativo, né maggioranza né minoranza hanno votato questa mozione inconcludente”.

“Voglio ricordare – conclude Monti – che l’Amministrazione comunale è costantemente impegnata sul fronte della sicurezza stradale, prova ne siano gli innumerevoli investimenti messi in campo in questi anni: dal rifacimento delle ciclabili ai marciapiedi sino all’installazione delle telecamere. Le chiacchiere propagandistiche non ci interessano. Noi siamo per la politica del fare, non del parlare a vanvera”.

11032021

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