CERIANO LAGHETTO / SARONNO – Sulla vicenda della chiusura della Gianetti Ruote interviene anche il parlamentare Pd Gianni Cuperlo.

Un paio di magnati o miliardari si è detta pronta a pagare 28 milioni di dollari per salire sulla navicella privata, Blue Origin, che li porterà a spasso nello spazio.
Oggi un’altra quarantina di curiosi dotati di elevata liquidità ha acquistato per 150 mila dollari un biglietto per scendere a 3.800 metri di profondità e vedere dal vivo i resti del Titanic prima che l’acqua completi la sua opera di distruzione del relitto.
Nello stesso giorno 152 operai della Gianetti Ruote a Ceriano Laghetto in Brianza stanno presidiando lo stabilimento dopo avere ricevuto una mail (una mail!) che comunicava loro la chiusura della produzione e il licenziamento collettivo.
Togliere lavoro, stipendio e molto altro a 152 lavoratori e farlo a questo modo vuol dire camminare sulla loro dignità di persone.
Lì lo sblocco dei licenziamenti è stato inteso alla lettera, senza sindacati a intralciare.
Se ho ben compreso parliamo di lavoratori impiegati in quell’azienda a volte da decenni; persone che avevano e hanno un legame e un attaccamento di sicuro sconosciuti a chi ha pensato conveniente metterli sulla strada.
A livello locale, regionale, parlamentare il Pd si è attivato per l’apertura di un tavolo di crisi e per avere anche dal governo una risposta rapida sulla vicenda.
Cosa c’entrano con tutto questo quelli che vanno a passeggio nello spazio o a dilettarsi con la ruggine del Titanic?
Nulla, semplicemente nulla, salvo che avere giorno su giorno testimonianza di un mondo dove si combinano picchi di spreco e discese in povertà dovrebbe restituire alla sinistra l’ansia di ribaltare categorie del modo di pensare e di agire.
Fosse solo perché se non le ribalta per tempo la politica lo faranno altri come sempre è accaduto quando la disperazione non trova sbocchi.
Un abbraccio.

(in foto: il presidio alla Gianetti Ruote)

05072021

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