CERIANO/COGLIATE – L’istituto comprensivo è lo stesso, ma la scuola e la provenienza degli alunni no. A causa delle normative anticovid, ad inizio anno la dirigenza scolastica aveva provveduto a ricollocare gli studenti della scuola secondaria di Ceriano nel plesso di Cogliate. In tutto questo tempo, il comune di Cogliate ha sostenuto le spese ed i maggiori oneri dovuti al raddoppio degli utenti. Si è passati infatti da circa 150 alunni a lezione nella secondaria cogliatese ad oltre 300. Ora la stessa amministrazione guidata dal sindaco Andrea Basilico ha già confermato l’intenzione di “presentare il conto” a Ceriano.

«Abbiamo avuto maggiori oneri per la sicurezza con l’impegno di risorse per gestire il maggior afflusso di studenti – tra traffico, viabilità da cambiare e turni completamente da riorganizzare per la Polizia Locale – oltre che costi molto maggiori per le utenze. Basti pensare al riscaldamento, all’elettricità o all’acqua spesi in più per via della crescita esponenziale degli studenti da servire. Tutti questi ragazzi in più sono arrivati dalle scuole di Ceriano e non trovo giusto che sia la collettività cogliatese a farsi carico dei costi». Costi che in ogni caso non sono ancora stati quantificati del tutto, visto che mancano alcune delle bollette degli ultimi mesi. Dall’altra parte il comune di Ceriano risponde con il sindaco Roberto Crippa: «Analizzeremo la legislazione vigente per poi decidere come procedere, ma al momento non ci siamo mossi su nessun fronte». All’amministrazione cerianese, che aveva presentato un piano alternativo per continuare con le lezioni in paese, senza trasferimento, il trasloco non era mai piaciuto e non aveva mancato di criticare la dirigenza scolastica per una decisione che, come previsto, ha portato a delle inevitabili conseguenze.

15062021

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