LAZZATE – Continuano le schermaglie politiche tra Fratelli d’Italia e l’amministrazione comunale.

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Lorella Babetto, consigliere comunale di Fdi: «Recentemente il sindaco ha dato notizia che ritiene necessario convocare una conferenza dei Capigruppo per “censurare continui comportamenti poco edificanti e totalmente irrispettosi del Consiglio e della cittadinanza tutta” da parte di “una Consigliere di minoranza (che) ha interrotto più volte il Sindaco Pizzi e l’Assessore al Territorio Monti impedendogli di fatto di intervenire su una materia peraltro di sua pertinenza”. Lasciando a margine il fatto denunciato, sul quale si invitano i cittadini a maturare un proprio giudizio accedendo al video ufficiale della seduta consiliare sul canale YouTube dell’amministrazione o visitando la pagina Facebook di Fratelli d’Italia Lazzate, c’è da rimanere sconcertati dell’uso improprio che l’amministrazione dimostra di fare tanto del sito istituzionale del Comune quanto della Conferenza dei capigruppo. Con la scusa di parlare dell’approvazione del rendiconto, informazione che senza alcun dubbio è di oggettiva importanza collettiva, il Sindaco si è lanciato in un attacco tutto politico verso “una Consigliere di minoranza” (facciamo i nomi a questo punto: Lorella Babetto), comunicando alla cittadinanza che sarà convocata una conferenza dei Capigruppo che servirà – per espressa ammissione del Sindaco – a giudicare e quindi censurare il comportamento di un consigliere. Praticamente un tribunale senza contraddittorio, dato che il consigliere comunale in questione non ha lo status di capogruppo né è stato convocato alla suddetta conferenza.

Quindi, oltre all’uso propagandistico del sito istituzionale per attacchi all’ opposizione, stupisce che lo strumento della Conferenza dei Capigruppo venga utilizzato per regolare una banalissima questione d’ordine all’interno del Consiglio Comunale, gestibile dal Sindaco esercitando – già nel corso della seduta consiliare – i poteri che gli sono attribuiti dal TUEL, dalle norme statutarie e regolamentari. È d’obbligo ricordare che se un consigliere adotta dei comportamenti contrari alle norme di funzionamento del Consiglio, il Sindaco – che presiede l’assemblea – può togliere la parola al consigliere, ammonirlo, finanche espellerlo dall’aula mediante l’uso della forza pubblica. Se le norme regolamentari non sono chiare, il Sindaco può farsi assistere dal Segretario comunale. È bene sottolineare che questo vale, ma soprattutto, deve valere nei confronti di qualsiasi consigliere, sia di minoranza che di maggioranza. Se il consigliere non è d’accordo con le decisioni del Sindaco, può fare mettere a verbale il motivo delle proprie rimostranze, Il Sindaco avrebbe fatto bene – qualora lo avesse ritenuto opportuno – ad esercitare tali prerogative nell’ambito del Consiglio; invece, ha preferito spendersi in un pubblico appello a tutte le forze del Consiglio Comunale a far quadrato contro il consigliere dissenziente, tacciata di maleducazione e di agire contrariamente a quello che il buon senso consiglierebbe. Si allunga quindi la lista degli insulti proferiti ai danni della rappresentante di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale da parte degli esponenti dell’Amministrazione, quasi fosse tutto lecito a partire dalle immotivate e inopportune accuse di fascismo da parte dall’assessore Monti durante la seduta consiliare e dalle quali il Sindaco si è guardato bene dal dissociarsi. È evidente la gravità dell’atteggiamento di alcuni componenti della Giunta, ma ciò che risulta sconcertante è che tali comportamenti siano stati consumati servendosi dei mezzi di comunicazione istituzionale».

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