COGLIATE – Riceviamo e pubblichiamo la nota della lista civica Uniti per Cogliate relativa ai diritti allo studio.

“Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato discusso il Piano per il diritto allo studio.

I buoni propositi di “sostenere il ruolo educativo delle famiglie e delle istituzioni scolastiche a vantaggio degli studenti” nell’affrontare “un anno scolastico caratterizzato da incertezze e paure” non per tutti gli aspetti si concretizzano nei fatti.
Soddisfazione per l’esito della dibattuta questione del possibile ricorso ad un costoso lunch box: la refezione scolastica viene gestita con le consuete modalità e i costi per le famiglie restano invariati. Una precisazione va fatta rispetto alle dichiarazioni della Giunta: se si fosse stati costretti a “ripiegare” sul lunch box, non sarebbe stato automatico e scontato – come invece sostenuto – far ricadere l’intero costo sulle famiglie, ma il Comune avrebbe dovuto e potuto coprire una parte maggiore del servizio. Questa eventualità in ogni caso non si è verificata.
Perplessità per gli altri servizi integrativi scolastici.
In Consiglio è stato comunicato ufficialmente che il servizio di pre-scuola non verrà attivato. Ferma restando l’importanza del rispetto delle norme previste dalle linee guida, ci chiediamo come mai a Cogliate una cinquantina di famiglie (questo il numero delle iscrizioni raccolte con l’ultimo sondaggio) si trovino a dover cercare soluzioni alternative, probabilmente più onerose o disagevoli, mentre in altri Comuni limitrofi il servizio è stato attivato.
Stesso esito per l’organizzazione del post scuola, richiesto da meno utenti, ma altrettanto prezioso perché molti alunni della scuola primaria frequentano la scuola 1-2 pomeriggi in meno rispetto allo scorso anno.
Per la gestione di una situazione così complessa, nell’intento di dare risposte concrete e sostenibili alla comunità, avevamo auspicato un confronto tra le parti il più collaborativo possibile. La realtà è la seguente: come è successo per la mancata attivazione del centro estivo la scorsa estate, alcune famiglie cogliatesi si sono dovute arrangiare.
Non ci interessa la polemica. Registriamo un dato di fatto: ed è un rammarico per tutti. Certo, possiamo chiederci se tutto è stato fatto nella maniera più indicata per giungere al risultato. Restiamo molto perplessi, ad esempio, sulle modalità con cui è stato reso pubblico lo scambio di lettere e comunicazioni tra dirigenza scolastica e amministrazione comunale, questa estate. Un chiaro segnale di rapporti freddi, tesi, non sereni. Di chi è la responsabilità? Di chi è la colpa? Non ci interessa. A noi interessa che possano essere garantiti i servizi alle famiglie.
Ci sono giunte voci – da confermare – che sull’evento di Halloween, per l’utilizzo delle strutture scolastiche, la dirigenza scolastica sia stata avvisata soltanto il 9 ottobre a cose fatte con l’invio di una copia della delibera di Giunta. Se fosse così, ci chiediamo: è questo il dialogo tra scuola e Comune?
Il servizio trasporto è stato attivato: un unico pullman accompagna a scuola 42 studenti della scuola secondaria e 16 alunni della scuola primaria. Abbiamo proposto di incentivare il servizio per ottimizzare una risorsa già attivata. La proposta espressa dal sindaco di istituire, a fine pandemia, un servizio di car pooling, ci lascia perplessi. Rilanciamo un’idea che avevamo caldeggiato già in campagna elettorale per dare un segnale di cambiamento concreto e significativo verso uno stile di vita più sostenibile: progetto Pedibus anche a Cogliate! Parliamone.
Infine, una considerazione sulle dichiarazioni di voto del capogruppo leghista che ha esaltato gli interventi del Piano per oltre 600.000 €.
Se si vuole impressionare la gente, allora sì, fanno bene a considerare in un unico calderone anche altre tipologie di interventi sull’edilizia scolastica e le manutenzioni (alcuni lavori resi possibili grazie ai finanziamenti del Governo legati all’emergenza sanitaria per l’adeguamento degli spazi). La verità è che il Piano per il diritto allo studio comprende i finanziamenti alle scuole e i servizi legati all’offerta didattica per gli alunni; ricordando che alcuni servizi trovano copertura grazie alle tariffe pagate dagli utenti (ad esempio la mensa, con una spesa prevista di 234.000 € e una entrata di 213.000 € con una copertura a carico delle famiglie dell’87%). Resta il contributo alle scuole per la didattica: su questo, mentre l’anno scorso il Comune non ha voluto soddisfare interamente le richieste dell’Istituto Comprensivo, quest’anno ha stanziato quanto richiesto. In particolare:16.500 € all’Istituto Comprensivo C. Battisti, 43.000 € all’Asilo Regina Elena e 19.000 € alla scuola materna San Bernardo. “
26102020

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