LAZZATE – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comune di Lazzate.

Grazie ad un bando finanziato da Regione Lombardia, un parco giochi inclusivo sorgerà a Lazzate. È stata direttamente l’Assessore regionale alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Alessandra Locatelli a scrivere al Sindaco dando la buona notizia: “Caro Sindaco, con piacere sono a comunicarti che il tuo Comune risulta assegnatario del finanziamento previsto dal bando per la realizzazione e adeguamento di parchi gioco inclusivi, percorsi naturalistici accessibili, ristrutturazione o riqualificazione di strutture semiresidenziali per disabili e organizzazione di servizi in ambito sportivo”.

La lettera dell’Assessore Locatelli (peraltro nel frattempo divenuta Ministro della Repubblica con delega alla Disabilità) si conclude così: “Voglio complimentarmi per la sensibilità dimostrata dalla tua amministrazione. Grazie a te riusciremo a raggiungere l’obiettivo di rendere il nostro territorio sempre più accessibile e inclusivo, in particolare immaginando momenti ricreativi, di relazione e incontro per tutti i
bambini, i ragazzi e le loro famiglie
”.

L’opera lazzatese finanziata è il parchetto di via Trento e Trieste, il cui progetto “vincente” fu approvato dalla Giunta comunale nello scorso mese di maggio.
Il progetto presentato prevede la valorizzazione di un parco giochi già esistente, collocato nei pressi della scuola primaria, che è uno spazio di intrattenimento molto utilizzato dai bambini con i propri genitori, in particolar modo dopo il termine delle lezioni scolastiche, che consente infatti ai genitori di scambiare quattro chiacchiere e ai bambini di liberare energie e giocare in maniera spensierata. Negli ultimi anni, è emersa sempre di più l’importanza per i bambini disabili di relazionarsi con gli altri compagni. Lo stare insieme e il condividere spazi e luoghi comuni innesca degli scambi tra alunni con potenzialità diverse ed è un vantaggio per tutti” spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Zani.

L’inclusione dei bambini con disabilità non deve avvenire solo nelle scuole, ma anche negli spazi di vita della comunità, pertanto non devono essere abbattute solo le barriere architettoniche- intese come ostacoli fisici alla disabilità, ma devono cadere soprattutto le barriere mentali ed ogni sorta di pregiudizio. Uno spazio-giochi inclusivo quindi può trasformarsi in un formidabile veicolo d’integrazione, consentendo ai più piccoli di giocare all’aperto, socializzare e confrontarsi in un ambiente diverso da quello familiare e scolastico. Se il bimbo viene lasciato libero di vivere la propria crescita e natura, sarà egli stesso a cercare l’altro e a relazionarsi con lui, anche se l’amico o l’amica è disabile; è così che il gioco può diventare pedagogico e relazionale, con la relazione che è il fondamento della crescita e dell’abbattimento di barriere psicologiche e strutturali” aggiunge il Sindaco Loredana Pizzi.

I lavori, dal valore economico di 70 mila euro (di cui 30 mila finanziati dalla Regione Lombardia), partiranno entro la fine dell’anno e concludersi nei successivi cinque mesi, come da cronoprogramma presentato.

(Foto d’archivio)


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