LAZZATE – La Lega Donne di Monza e Brianza attacca Beppe Grillo per l’ormai noto video in cui difende le ragioni del figlio Ciro indagato per stupro di gruppo: «Le giustificazioni, le parole di Grillo, sono una seconda pugnalata».

Durissimo il commento della sezione rosa brianzola del Carroccio: «Il giustizialismo dei 5 Stelle vale solo per gli altri. Il partito dei forcaioli ora guarda caso si scopre garantista», dice Barbara Mazzarello referente di Monza e Brianza per il gruppo donne della Lega e assessore a Lazzate, «sottolineare il tempo trascorso dal presunto stupro alla denuncia è surreale: sarebbe opportuno chiedersi come mai sia trascorso tanto tempo dai fatti alla prosecuzione delle indagini». «Le parole di Beppe Grillo, che sfrutta il suo ruolo politico per difendere il proprio figlio dall’accusa di un reato gravissimo, cancellano anni di battaglie per i diritti delle donne e la mancata netta condanna da parte dell’ex Premier Conte è una seconda pugnalata», afferma Laura Capra, consigliere provinciale con delega alle Pari Opportunità. «Il silenzio e il tentativo di giustificare chi dichiara non credibile la vittima solo per una denuncia tardiva sono vergognosi quanto le parole stesse – continua Capra – è ora di finirla di essere dalla parte dei diritti delle donne solo quando non risulta scomodo politicamente».

22042021

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