SARONNO – BUSTO ARSIZIO – Un danno patrimoniale e di immagine di oltre tre milioni di euro all’Asst Valle Olona è quello che, secondo gli accertamenti, Leonardo Cazzaniga e la sua amante l’infermiera Laura Taroni avrebbero provocato all’azienda ospedaliera per cui lavoravano e dove si è sviluppato il caso delle “morti sospette in pronto soccorso”.

Una vicenda che dal punto di vista giudiziario è arrivata all’epilogo. A fine febbraio era arrivata la conferma della condanna al secondo ergastolo nei confronti di Leonardo Cazzaniga (ex viceprimario del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno) per il decesso di Domenico Brasca, morto a 82 anni, il 18 agosto 2014, nella sua abitazione di Rovello Porro. Il 67enne è già stato condannato per le morti di 8 pazienti scoperte nell’ambito dell’operazione “Angeli e Demoni” dalla compagnia dei carabinieri di Saronno allora guidata dal capitano Giuseppe Regina. Proprio l’indagine del militari ha portato agli arresti del novembre 2016 del medico e della sua amante l’infermiera Laura Taroni condannata poi per la morte del marito e del suocero proprio in concorso con Cazzaniga.

Resta da chiarire l’aspetto del danno. Ieri mercoledì 13 marzo, alla corte dei conti il sostituto procuratore ha presentato le richieste a carico dei due amanti che non hanno nominato legali a rappresentarli. La sezione lombarda della Conte dei Conti ha incaricato il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como di quantificare i danni provocati dalla coppia, entrambi dipendenti dalla coppia. Il totale, oltre 3 milioni di euro, arriva da danni indiretti come i risarcimenti che l’ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti e da quelli di immagine. La sentenza finale è attesa prima dell’estate.

(foto archivio)

L’articolo Morti in corsia, Corte dei conti chiesti oltre 3 milioni di euro di danni per l’Asst a Cazzaniga e Taroni proviene da Il Saronno.

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