SARONNO – Il “caso Cazzaniga” tornerà davanti ai giudici: la procura generale ed Asst Valle Olona, l’ente ospedaliero, hanno deciso infatti di presentare ricorso contro il verdetto emerso lo scorso 13 aprile alla Corte d’appello di Milano. Che aveva sì condannato l’ex medico “veterano” del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, Leonardo Cazzaniga di Rovellasca, all’ergastolo ma lo aveva assolto per tre delle 12 morti in corsia prese in considerazione, circostanza che non trova d’accordo la procura. Mentre l’Asst Valle Olona respinge di avere avuto una “responsabilità civile” nell’accaduto.

La vicenda tornerà dunque al vaglio dei giudici, stavolta quelli della Cassazione di Roma: le date del processo sono ancora da definire.

Cazzaniga era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia saronnese, e poi originariamente era stato condannato all’ergastolo per 12 omicidi, 10 fra i suoi pazienti (per episodi avvenuti in reparto, fra il 2011 ed il 2014) ed altri due, suocero e marito dell’ex amante. L’accusa è di avere somministrato loro farmaci che li avevano uccisi. Secondo lui, il trattamento doveva solo servire a ridurre le sofferenze di persone comunque in fin di vita.

La Corte di Appello ha confermato una condanna a 30 anni di carcere per l’ex amante di Cazzaniga, Laura Taroni, di Lomazzo, accusata della morte del marito e della madre.

(foto archivio: Leonardo Cazzaniga in tribunale con i suoi avvocati)

15122021

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