SOLARO – Il sindaco di Solaro, Nilde Moretti, e la consigliera alle Pari opportunità, Eva Diagne, hanno incontrato mercoledì pomeriggio le Mamemetaccododici per la presentazione dell’e-book “Sara e Leo e la grande querci”a. A firmare l’opera sono Vanessa Tropiano, autrice dei testi, e Federica De Grandis, per la parte artistica. Mammetaccododici è un’iniziativa nata con la finalità di ideare, patrocinare e sostenere vari progetti in supporto di mamme e future mamme che sentono di avere una marcia in più e devono solo trovare il modo di esprimersi al meglio delle loro possibilità, oltre che di bambini, ragazzi e famiglie. Già in passato il gruppo ha collaborato con Informagiovani e Informafamiglie.

L’e-book, disponibile su Amazon, nasce dalle esperienze con i figli e con i bambini e parla di inclusività, di rispetto, di parità di genere e di superamento del sessismo e degli stereotipi di genere, in particolare facendo riferimento a modi di dire spesso troppo arretrati e ormai superati dai tempi. Vanessa Tropiano e Federica De Grandis: “È un libro che vuole esprimere che non esiste differenza di genere, che tutti proviamo le stesse emozioni e tutti siamo in grado di aiutare l’altro. È una sorta di rivalsa per tutte quelle donne che ogni giorno si trovano davanti al grande muro dei pregiudizi sessisti. Speriamo che il nostro piccolo contributo aiuti a far capire alle nuove generazioni che anche le donne possono salvare gli uomini”.

Rileva il sindaco di Solaro, Nilde Moretti: “È stato un piacere incontrare e parlare con queste due coraggiose solaresi. Ho letto il libro e l’ho trovato davvero istruttivo oltre che reale. Spesso non facciamo nemmeno caso a quanti stereotipi di genere siano ancora diffusi tra la gente. Abbiamo esempi sotto i nostri occhi tutti i giorni, ma ora abbiamo anche l’esempio di queste due giovani mamme per provare a superarli e dimenticarli”.

Dice Eva Diagne, consigliera comunale con delega alle Pari opportunità: “Il progetto Mammetaccododici ed il loro libro sono entusiasmanti. Basta con frasi stereotipate come ad esempio “piangere come una femminuccia”! Le emozioni non sono da donne o da uomini, le emozioni sono umane e vanno vissute tutte a pieno, senza vergognarsene e senza timore di essere giudicati. Ben vengano queste iniziative, la nostra Amministrazione le appoggerà sempre”.

14052021

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