COGLIATE – “Rispetto al progetto anti spaccio portato avanti insieme agli altri enti della zona, il sindaco ha parlato di ‘risultati clamorosi’. Ma sulla base di cosa si può parlare di risultati clamorosi?” è quanto si chiedono gli esponenti della lista civica Progetto in Comune
“Il tempo della propaganda è finito – affermano i consiglieri del gruppo di opposizione – abbiamo chiesto atti, riscontri, numeri, ma tutto è avvolto dal mistero.” 

“E’ scorretto parlare di ‘risultati clamorosi’ – spiega il capogruppo Vincenzo Di Paolo – visto che il Comune è stato costretto a restituire alla Prefettura quasi il 20% del contributo ottenuto per portare avanti il progetto anti spaccio. L’Amministrazione non è riuscita a utilizzare l’intera somma che aveva a disposizione e ha dovuto dare indietro ben 2.500 euro. Una gestione inadeguata delle risorse dovuta alla situazione oggettivamente disastrosa nell’organizzazione del personale della Polizia Locale.” 

La lista civica cogliatese ripercorre le tappe della vicenda, ricordando che il sindaco in Consiglio Comunale a luglio aveva affermato che “i servizi antidroga hanno funzionato benissimo, sono stati fatti numerosi interventi che hanno dato risultati clamorosi”.

“Abbiamo chiesto una rendicontazione più dettagliata ma l’Amministrazione non ha saputo fornirci risposte” rimarca il consigliere Ivan Basilico. “Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti ma la Polizia Locale ci ha trasmesso una lettera in cui si scrive che “per quanto riguarda il resoconto degli interventi e degli obiettivi raggiunti, sono stati effettuati vari pattugliamenti i quali hanno portato a concreti e proficui risultati”. 

“Vari pattugliamenti e proficui risultati: ma nessun numero, nessun dato a supporto di queste affermazioni” sottolinea Ivan Basilico. 

“Abbiamo ascoltato una serie di giustificazioni che hanno fatto emergere l’incoerenza della posizione dell’Amministrazione. Il sindaco ha sostenuto di non potersi prendere la responsabilità di fornirci informazioni o spiegazioni, continuando a parlare di un report che, però, sulla base della risposta scritta fornitaci dalla Polizia Locale, sembrerebbe non esistere” aggiunge Di Paolo. 

“Questo report esiste? È stato trasmesso in Prefettura? Se esiste, perché non ci è stato fornito, come è previsto dalla legge che debba essere fatto?” si domandano i consiglieri di Progetto in Comune. 

“Abbiamo deciso di scrivere direttamente al Prefetto per ottenere le informazioni che il Comune ci sta negando. Su questa vicenda va fatta chiarezza, perché un conto è la propaganda, un conto sono le azioni amministrative.” 

“Su tutto questo – conclude il capogruppo Di Paolo – pesa inoltre l’imbarazzo rispetto alla vicenda del recesso anticipato da parte del Comune di Ceriano Laghetto dalla convenzione per la gestione associata del servizio di Polizia Locale. Il sindaco di Cogliate ha riconosciuto l’esistenza di un problema politico ribadendo di non aver compreso i motivi di questa scelta. Il fatto che due Amministrazioni dello stesso colore politico non riescano a parlarsi per portare avanti un servizio congiunto come quello della Polizia Locale che riguarda la sicurezza del nostro territorio è un problema che si ripercuote sui cittadini e sulla garanzia di un servizio adeguato ed efficiente.” 

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