GROANE – Missione in Slovacchia per i volontari della Protezione Civile di Cogliate, Misinto, Lazzate e Caronno Pertusella. Il nucleo Sei Servizi Emergenza Integrati si è aggiunto a Sne (Supporto Nazionale Emergenze) per le operazioni di supporto ai popoli colpiti dalla guerra. La delegazione si trova da qualche giorno nella cittadina di Michalovce, a 20km dal confine ucraino, nell’area della città di Uzhhorod. I volontari svolgono il servizio nei campi di accoglienza, dove stanno arrivando le famiglie che, solo dopo oltre un mese dall’inizio del conflitto, sono riuscite ad attraversare il loro paese e la frontiera.

«Se negli occhi dei bimbi si leggono lo stupore e la curiosità della beata innocenza di chi non comprende quello che sta succedendo, magari con anche un po’ di gioia nel ricevere in dono un giocattolo da un volontario», raccontano dal campo di accoglienza, «gli sguardi delle mamme e degli anziani (agli uomini ovviamente non è consentito espatriare) trasmettono tutta la disperazione, il dolore e lo smarrimento del momento, anche quando vogliono esprimere un po’ di gratitudine verso chi gli porge un piatto caldo o gli porta la valigia con dentro tutto ciò che è rimasto loro».

Tra i ragazzi della Sne c’è anche un volontario di Mantova, di origine ucraina, proprio di Leopoli, che funge anche da interprete e che per ovvie ragioni è il più coinvolto anche dal punto di vista emotivo. «Non ha molta voglia di parlare, ma ci ha raccontato di una donna che uscita dal bancomat con 30 euro in mano gli ha detto “È tutto quello che abbiamo. Non abbiamo più nemmeno la casa”. Una tragedia infinita a cui ognuno di noi spera possa essere messa immediatamente la parola fine».

13042022

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